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“Edilizia residenziale pubblica e convenzionata contro il caro casa”

San Benedetto del Tronto | Proposta del capogruppo e del presidente della Margherita: “intervento urgente, non si può aspettare il PRG”

di Antimo Di Francesco* e Andrea Manfroni**

La Margherita in relazione a proprie valutazioni in linea anche con i recenti interventi avanzati da più organizzazioni (cooperative edilizie, movimento cooperativo, Lega cooperative, Istituto case popolari) alla pubblica amministrazione oltre un anno fa con la quale si evidenziava la carenza di aree dedicate ad interventi tipo ERP, coglie l’occasione per riproporre il tema urbanistico: nuova ed urgente dotazione di aree PEEP.

È ormai a tutti noto che i ritardi accumulati negli anni nella redazione del piano regolatore generale e le impellenze di venire incontro alle classi meno abbienti nella creazione della propria abitazione evidenziano sempre più che il problema delle aree 167 non può seguire l’iter complesso e le lungaggini procedurali legate alla redazione di un PRG e ritengono che il problema debba essere affrontato a parte e con la massima urgenza con apposita variante.

Il ritardo accumulato nella redazione del PRG e la cronica carenza di aree a giusto prezzo hanno determinato un progressivo innalzamento del valore delle rendite fondiarie fino a determinare situazione di vero e proprio boom dei prezzi di acquisto delle abitazioni che quello dei fitti.

La carenza delle aree procurano un predominio assoluto e monopolio di mercato a pochi operatori immobiliari i quali dettano le condizioni di mercato senza contrasto alcuno e aggravando sempre più i costi e non soddisfacendo alla domanda di abitazioni avanzata da fasce di popolazione a basso reddito, di nuclei familiari che necessitano di abitazioni di medie dimensioni a costi medio bassi.

L’insensibilità politica verso la salvaguardia della classe sociale sambenedettese e la gestione monopolistica di alcune società immobiliari del bene casa, hanno reso la nostra città luogo privilegiato della residenza di prestigio, facendo perdere alla stessa il proprio carattere di piccola città policentrica dove si integrano da sempre le più varie realtà economiche e sociali.

Per ridurre gli effetti negativi in atto, occorre con urgenza, far posto ad una variante specifica: è necessario cioè abbattere significativamente il caro case senza usare strumenti dirigistici ma praticando l’unica strada sensata che è quella di aumentare l’offerta immobiliare di Edilizia Residenziale Pubblica e di ridurre di conseguenza i costi sul mercato.

Le cooperative edilizie e anche l’istituto autonomo case popolari hanno in passato svolto egregiamente tale compito con operazioni economiche spesso a pareggio che hanno comportato un vantaggio enorme per le classi sambenedettesi non privilegiate dal punto di vista economico.

E per poter ottenere aree a basso costo in tempi brevi non vi è altra strada che pensare alla istituzione di una nuova 167 ed un alta percentuale di Edilizia Residenziale Pubblica non inferiore al 70 % alle cubature complessivamente ammissibili in sede di variante al piano.

Una nuova 167 creata con criteri estensivi, non il solito ghetto o dormitorio cittadino, ma un intervento integrato, di ampio respiro tale da poter essere un onorevole punto di riferimento per chi ha a cuore l’aspetto sociale della politica della casa, propria di una amministrazione comunale che ami realmente la città e i suoi cittadini.

Oggi, alla luce delle esperienze negative vissute di una serie di comuni della provincia, è da ritenersi non praticabile la strada della distribuzione della 167 tra tutte le aree di espansione residenziale future.

Ciò soprattutto per una serie di farraginosi e complessi atti da introdurre che rendono di fatto la pubblica amministrazione subalterna e soggiacente comunque alla volontà dei privati proprietari delle future lottizzazioni. In considerazione di quanto sopra e alla luce delle impellenti necessità manifestatesi in città di alloggi a giusto prezzo, dalla necessità di limitare lo strapotere monopolistico e contrattuale di poche imprese si individua la soluzione di tale problema nella ricerca di due aree peep a nord della città e una nella zona collinare sud.
 
*capogruppo Margherita
**presidente comunale Margherita

16/11/2004





        
  



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