La mareggiata che si è registrata nello scorso fine settimana ha ferito il territorio.

Tanto il lavoro che è stato necessario per cercare di contenere i danni ma malgrado ciò si fa i conti con una situazione preoccupante.

Per tutto il giorno, in una domenica di metà novembre che resterà stampata nelle menti di tanti - soprattutto degli operatori danneggiati - Protezione Civile, Rangers, Carabinieri, Vigili Urbani ed amministratori hanno avuto un bel da fare fino a tarda sera.

Chalet materialmente inghiottiti dalle onde, strade allagate, campi allagati: la situazione peggiore si è verificata nei pressi dell'arenile dove il mare è avanzato senza troppi problemi, fino a raggiungere gli chalet.

E' tornato d'attualità, ora più che mai, il problema della mancanza delle scogliere che caratterizza il litorale elpidiense. Malgrado in quei momenti di emergenza si fosse più impegnati a combattere la furia del mare, il pensiero si è comunque concentrato sulla necessità di fare fronte, una volta per tutte, al problema rappresentato dall'erosione marina e dalla continua minaccia del mare.

Minaccia che in questo fine settimane si è trasfomata in una triste realtà.

Gli amministratori si sono mobilitati materialmente, vestendo anche i panni della Protezione Civile e rimboccandosi le maniche insieme agli altri, ma hanno anche in mente una riunione nella giornata di mercoledì per discutere del problema dell'erosione.

Intanto questa mattina il sindaco ha un bel da fare e si sta valutando la possibilità di chiedere lo stato di calamità.