Il sindaco di Monteprandone Bruno Menzietti è stato eletto lo scorso 13 giugno. In campagna elettorale aveva parlato di ascolto, di dialogo con tutti, di coinvolgimento della sua squadra di governo nelle decisioni.

Sindaco, faccia il suo bilancio dei primi cento giorni di amministratore.
“I fatti sono più eloquenti delle parole. Basta guardarsi un attimo intorno per rendersi conto dei diversi interventi sul territorio grazie all’impegno profuso da quest’amministrazione nei suoi primi tre mesi di attività.”

Per citarne alcuni?
“In primis vorrei sottolineare la continuità della matrice politica di questa coalizione rispetto alla precedente che è chiaramente identificabile nel centrosinistra, quindi nell’Ulivo, fino a comprendere l’espressione operaista di Rifondazione Comunista. Stiamo dando compimento ai lavori pubblici programmati e appaltati dalla precedente amministrazione: per esempio la nuova rete di illuminazione pubblica su tutto il territorio, contestualmente all’interramento delle varie linee, comprese quelle del centro storico, dove abbiamo installato punti luce in stile nelle vie che ne erano sprovviste. Inoltre abbiamo messo a norma gli edifici scolastici, tramite l’installazione di porte antipanico, il condizionamento degli uffici presenti nei vari plessi, il rifacimento del piazzale antistante l’edificio della scuola elementare e l’attivazione della mensa scolastica del plesso di Monteprandone. Abbiamo constato che il servizio mensa ha pienamente soddisfatto i genitori. Una menzione particolare va all’avvio del progetto di realizzazione del centro sociale per anziani in zona Collegioioso di Centobuchi, volontà testamentaria di Padre Alfredo Pacetti.”

Quanto invece allo scottante problema della mancanza di alloggi popolari?
“Sugli alloggi popolari confermo il nostro costante impegno, tanto che oggi posso fornire un elemento di ulteriore speranza: durante il consiglio comunale del 6 ottobre quest’amministrazione ha provveduto alla cessione di un’area comunale, in zona via della Liberazione a Centobuchi, all’Istituto Autonomo Case Popolari di Ascoli Piceno, che verrà utilizzata per al realizzazione di alloggi di edilizia popolare. A voler essere ancora più chiari, a questo primo passo seguirà una variante al Piano Regolatore Generale, che consentirà di individuare aree da destinare all’edilizia economico popolare (zone PEEP). Stiamo lavorando con grande attenzione e entusiasmo, nel rispetto dei tempi tecnici. Anche alcuni edifici fatiscenti del centro storico di Monteprandone, come promesso, saranno destinati ad alloggi di edilizia popolare. Sono già stati effettuati alcuni sopralluoghi da parte dei tecnici dello IACP di Ascoli, che sta preparando un progetto preliminare. Questo aiuterà la ripresa del centro di Monteprandone, considerato che arriveranno nuove persone e famiglie, con i servizi e l’indotto che ne consegue.”

Alcuni problemi creano disagi ai residenti: le infiltrazioni d’acqua nelle abitazioni a seguito del rifacimento della rete fognaria: come intende affrontarli?
“Conosciamo benissimo la problematica. Tutte le abitazioni di via Corso. Agli uffici competenti ho dato mandato di trovare un’adeguata soluzione al problema , tanto abbiamo preso contatti con la che ha svolto i lavori e i tecnici, in definitiva ci stiamo adoperando com’è giusto che sia.”

È stata intrapresa un’azione di monitoraggio specifica del problema?
“Sì. Durante il consiglio comunale del 6 ottobre, il consigliere di maggioranza Carlo Ceroni, delegato alle problematiche del centro storico, ha fornito chiarimenti rispondendo ad una interrogazione della minoranza. Ceroni ha riferito che sono stati ispezionati alcuni pozzetti, nella nuova rete idrica sono stati immessi flussi d’acqua ad alta pressione e da ciò è risultato che gli allacci non presentano alcuna perdita. Invece in una delle tre abitazioni con infiltrazioni d’acqua, dopo l’esame di un campione opportunamente prelevato da parte dell’ARPAM-Regione Marche, è risultato che si tratta di acque nere provenienti da una fogna preesistente mal posta, che già abbiamo provveduto a ripristinare.”

Sindaco, sulla sua scrivania si è trovato anche un altro problema di non poco conto: la mancanza di una farmacia a Monteprandone. Ci sono speranze concrete per la terza circoscrizione farmaceutica?
“Sapevo che Monteprandone Capoluogo fino ad oggi è stato privato di un servizio essenziale per la comunità: mi riferisco al servizio farmaceutico. L’impegno per ripristinare al più presto un servizio come questo è stato immediato. L’amministrazione è già in possesso delle autorizzazione necessarie rilasciate dalle competenti autorità (ASL e Ordine dei Farmacisti) per la terza circoscrizione farmaceutica. Questo è stato ribadito anche dall’assessore Beatrice Poggi, nel rispondere ad un’altra interrogazione della minoranza. Ad onor del vero l’assessore Poggi, nel consiglio comunale del 6 ottobre ha comunicato che manca soltanto il parere dell’amministrazione provinciale di Ascoli Piceno che non tarderà ad arrivare, in quanto ho avuto assicurazioni in tal senso dal presidente Massimo Rossi in persona.”

Il museo dei codici della libreria di San Giacomo della Marca sarà riaperto al pubblico?
“Sì. È inserito nelle nostre linee programmatiche di governo. Provvederemo nell’arco di tempo di qualche mese visto che Monteprandone è uno dei due comuni della provincia di Ascoli Piceno che parteciperà alla mostra nazionale del libro antico in programma a presso la Vanvitelliana di Ancona, dal prossimo mese di dicembre fino a febbraio 2005. Tale iniziativa, portata avanti dalla Regione Marche per Monteprandone, significherà avere un flusso costante di visitatori del nuovo museo, visto che il paese di Monteprandone sarà presente nelle campagne promozionali disposte dalla Regione Marche sia sulla carta stampata, sia tramite mass-media regionali e nazionali.”