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Adozioni: Lettera Aperta all’On. Stefania Prestigiacomo

| Sullo stato di abbandono e di incertezza nel quale le esperienze adottive giornalmente vengono vissute.

di Giuseppe Torreggiani

Sì, caro Ministro il tema delle adozioni è proprio: “tempi e costi certi, adozioni gratis”. Venga allo scoperto. Ci faccia capire da che parte sta!

Mi rivolgo direttamente a lei, nella speranza che ancora prima di rispondermi voglia ascoltarmi. Sono un genitore di un bellissimo bimbo. Viene da un paese lontano, ha nove anni ed è con noi da tre. Le scrivo per manifestare il mio apprezzamento per alcune parole da Lei pronunciate in occasione del convegno organizzato dal Suo ministero dal titolo” Il bambino straniero adottato in Italia: una realtà poco conosciuta che qui di seguito riporto:

“L’adozione internazionale è un atto d’amore e di coraggio che va incentivata, garantendo che si svolga entro una cornice di regole etiche, controlli, trasparenza dei costi con un obiettivo primario e prevalente: l’interesse del bambino adottato.  Queste regole etiche, questi controlli, questa trasparenza amministrativa sono l’oggetto dell’azione di indirizzo del governo” Relazione di apertura del Ministro per le Pari Opportunità Stefania Prestigiacomo, 20 settembre 2003 Palazzo Vermexio Siracusa.

Le scrivo per renderla partecipe dello stato di abbandono e di incertezza nel quale la nostra esperienza adottiva giornalmente vive! Con la mia famiglia abbiamo scelto di iniziare l’iter per una seconda adozione. Leggiamo sulla rete in internet, sui quotidiani, sui portali tematici affido e adozione, di racconti drammatici, di umiliazioni a cui sono sottoposte sia le famiglie in rientro dai rispettivi paesi di adozione, che di quelle in attesa di partenza. Faccio solo due esempi. 

Per chi rientra: dopo mesi passati all’estero, al rientro con il proprio bimbo, ancora umiliazioni. Code infinite presso le Questure di competenza territoriale, per ottenere un permesso di soggiorno temporaneo necessario per espletare le pratiche burocratiche relative all’iscrizione del proprio piccolo all’anagrafe del comune di residenza, piuttosto che all’ASL di competenza. Per chi in attesa di partenza, nessuna informazione viene rilasciata da parte della maggioranza degli Enti Autorizzati, anche se più volte sollecitata. Nessuna indicazione in riferimento ai tempi previsti per l’abbinamento con il figlio/a atteso, come nessuna indicazione circa le data di partenza verso il paese adottivo.

Conosco molto bene il portale dell'Affido, delle Adozioni e dell'infanzia www.LoretoBambino.it Tale portale si è fatto promotore di una proposta di legge, precisamente: “Nuove disposizioni in materia di adozioni internazionali” atto parlamentare: 4998 presentato in data 12 maggio 2004”, grazie al lavoro congiunto con l’On. Marco Zacchera e sottoscritta da oltre 70 altri Parlamentari di tutti gli schieramenti.

Ci risulta che ne Lei, ne il Suo Ministero, ne la Commissione Adozioni Internazionali, abbiano mai espresso un parere in merito. Nessun parere. Né di apprezzamento che di rifiuto! Nessuna richiesta di incontro ufficiale con i firmatari della proposta di legge. Anzi! Sempre dalla rete internet, apprendo che: “Il Governo lavora ad un progetto di legge quadro sulle adozioni, che dovrebbe essere pronto per la fine dell'anno. Tra i punti chiave del Ddl, ci sono l'informazione alle famiglie sui percorsi dell'adozione, l'accelerazione dei tempi per le procedure, l'istituzione di un albo per le adozioni a distanza e la promozione di un sistema di informatizzazione fra gli enti autorizzati per monitorare in tempo reale il fenomeno”.

Siamo a Ottobre 2004 e un anno è passato dal convegno citato in apertura di questa mia lettera. Ecco perché siamo preoccupati. Ciò ci sprona ancora di più a chiedere con forza e diritto la Sua attenzione.

Non sono le informazioni su come si svolga l’iter adottivo che mancano  a noi tutte, famiglie decise all’adozione. Bensì dei riferimenti certi ed istituzionali, a cui rivolgerci per avere informazioni aggiornate, sicure. Informazione sullo stato degli accordi bilaterali verso i paesi di adozione. Così da saper scegliere i paesi esteri dove le adozioni sono aperte e concordate con il nostro Governo. Bensì un Ente Istituzionale che sappia dirci con certezza a che punto sono le nostre pratiche. Ed ancora: un Ente Istituzionale che sappia darci la certezza dei controlli amministrativi sui costi che sosteniamo per le nostre pratiche adottive. Capace di annullare le differenze a volte enormi per adottare nello stesso paese sostenute affidandosi ad un Ente Autorizzato, piuttosto che ad un altro. Per questo sono convinto che non serve e non basta un Ddl. Occorre un sistema informativo efficace, professionalmente testato, semplice nell’utilizzo. Un Sistema Organizzativo per le Adozioni Internazionali (S.O.A.I.).

Lei stessa, mi pare abbia tra le priorità del Suo Ministero la realizzazione del “Progetto rete delle pari opportunità” Il Progetto “Rete delle pari opportunità” è una delle azioni strategiche ad alto contenuto tecnologico dell’ Ufficio per gli interventi in campo economico e sociale del Dipartimento per le pari opportunità al fine migliorare l’attuazione e la realizzazione del principio di pari opportunità, da http://www.retepariopportunita.it/CHE-COS-E-/index.htm

Queste intuizioni, ed altre ancora, sono scritte e dettagliate nella proposta di legge LoretoBambino.it, precisamente: “Nuove disposizioni in materia di adozioni internazionali” -  atto parlamentare: 4998 presentata in data 12 maggio 2004”, grazie al lavoro congiunto con l’On. Marco Zacchera, e sottoscritta da oltre 70 altri Parlamentari di tutti gli schieramenti.

Perché non prendere in esame anche questa proposta?
Perché non confrontarsi con gli autori di questa proposta di legge?

E si, caro Ministro il tema delle adozioni è proprio: “tempi e costi certi, adozioni gratis”. Venga allo scoperto. Ci faccia capire da che parte sta! Prenda una posizione chiara. Siamo abituati a chiedere o un SI o un NO! A Lei la scelta.

04/10/2004





        
  



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