In città non si parla d'altro. Le sorti del Villaggio del Lavoro stanno a cuore a tutti visto che ne va del futuro economico del paese  ma anche del comprensorio.

In queste ore si attendono delle novità dal palazzo comunale: nei giorni scorsi, fino alla tarda serata di ieri, si sono avuti intensi incontri, riunioni a tappeto per definire gli aspetti della questione.

Una questione tutt'altro che semplice se si pensa che quando venne presentato il progetto Villaggio del Lavoro, e l'arrivo della Calepio Scavi - azienda che si è aggiudicata l'intera operazione - si parlò di garanzie assolute di successo. Niente avrebbe potuto mettere in forse l'operazione visto che, come sosteneva il primo cittadino, c'erano tutte le garanzie necessarie per poter essere certi della buona riuscita.

Ma le cose non sono andate come previsto e, soprattutto, le vendite non sono state così floride come si pensava.

Potrebbe essere proprio questo il motivo che induce, oggi, la Calepio Scavi a decidere di abbandonare il campo per seguire una commessa in Egitto per la realizzazione di 250 chilometri di strade.

Ecco, dunque, la necessità di pensare a come risolvere la patata bollente. Ecco dunque l'arrivo di alcune aziende interessate - almeno così è parso fin dall'inizio - all'operazione.

Ma ecco arrivare, puntuali, anche le osservazioni della minoranza di governo che non ci sta ad assistere ad un'operazione che viene fatta passare quasi come normale amministrazione. E promette di vigilare affinchè "...sia fatto solo l'interesse della città".