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Sezione aurea e prima del “Mysterium Cosmographicum” fanno il pieno a Fermo

Fermo | Odifreddi, Marconi, Fasolo e Gresleri all’auditorium di San Martino. Al Teatro dell’Aquila applaudito il lavoro di De Rossi Re/Angeli

di Giovanni Desideri

In tempi di “Isole dei famosi” ai tropici, buone nuove per la divulgazione scientifica, a Fermo. Per l’intera giornata di sabato un pubblico numeroso e soprattutto non assopito (al contrario) ha seguito il convegno “La sezione aurea dagli albori della cultura occidentale alla teoria astronomica delle stringhe”, secondo appuntamento della rassegna “Le divine proporzioni”. In testa ad un pubblico di curiosi, appassionati, studenti di alcune scuole locali,  il sindaco Saturnino Di Ruscio, l’assessore alla cultura Fabrizio Emiliani e il presidente della Fondazione Carifermo Amedeo Grilli, ammirati (oltre che ammiranti) dagli stessi relatori per la loro attenzione da mane a sera (due interventi al mattino a partire dalle 9,30, due al pomeriggio, fino alle 19,30).

La mostra. Dal 30 luglio è in corso nel restaurato (e non ancora terminato) Salone dei Ritratti del Palazzo dei Priori una mostra straordinaria, intitolata “Il numero e le sue forme. Storie di poliedri da Platone a Poinsot passando per Luca Pacioli”: esposizione di modelli lignei di vari poliedri, realizzati da dott. Romano Folicaldi (per anni primario di ortopedia al Murri di Fermo), ideatore dell’intera iniziativa insieme alla figlia Francesca. Catologo Nardini in tre volumetti, rispettivamente dedicati alla mostra, al convegno e allo spettacolo della sera di sabato. La mostra, visitatissima e già richiesta da varie biblioteche italiane, è aperta fino al 4 novembre: vi sono esposti capolavori di “artigianato matematico”, ovvero modelli dei cinque poliedri regolari (tetraedro, cubo, ottaedro, dodecaedro, icosaedro) e di altre figure descritte da Luca Pacioli, Keplero, Poinsot, molte delle quali riportate in preziosi volumi custoditi dalla Biblioteca di Fermo.

Il convegno. Il convegno si è svolto all’auditorium San Martino (in via Leopardi), con la partecipazione di Piergiorgio Odifreddi (docente di matematica all’Università di Torino e alla Cornell University negli Stati Uniti, divulgatore scientifico, coordinatore e responsabile scientifico del convegno; relazione: “Variazioni su un tema aureo”), Piero Marconi (docente di didattica musicale al Conservatorio di Fermo, relazione “Recondita armonia”), Aldo Fasolo (docente di biologia dello sviluppo e neurobiologia all’Università di Torino, “Bellezza della biologia”), Giuliano Gresleri (docente di storia dell’architettura all’Università di Bologna, “Quando i moderni progettavano coi numeri”). Assente il filosofo Giulio Girello dell’Università di Milano, che avrebbe dovuto parlare di “Enigmi del numero tra matematica e filosofia”.

“Sulla sezione aurea circolano molte leggende metropolitane. Qui abbiamo raccontato i fatti.” Così Odifreddi a conclusione della giornata, dopo gli interventi brillanti e molto interessanti dei quattro specialisti. La sezione aurea può essere esemplificata come il rapporto tra due numeri (che naturalmente possono rappresentare la lunghezza di segmenti, di lati di poligoni, di icosaedri): rapporto di 1,618, cui si avvicina asintoticamente il rapporto tra numeri contigui della serie di Fibonacci. Marconi ha mostrato la sezione aurea all’opera in opere di Bach e Bartók, Fasolo nella crescita delle foglie e in altri casi, Grisleri ha tenuto una dettagliata lezione sull’opera di Le Corbusier (e del suo assistente Iannis Xenakis, in seguito noto compositore, recentemente scomparso).

Lo spettacolo.
Grande successo anche alla prima esecuzione assoluta di Mysterium Cosmographicum. Un viaggio nei sogni e nei ricordi di Keplero (“azione musicale per due attori, voce femminile, flauto, pianoforte, quintetto di sassofoni ed elaborazione elettronica”, da un’idea di Romano Folicaldi), con musiche di Fabrizio De Rossi Re, testi e regia di Francesca Angeli. Lo spettacolo sarà edito da Rai Trade, a cura di Luigi Taglioni. Molto suggestivo e originale: la vita di Keplero messa in musica e azione scenica. Applauditissimi tutti gli interpreti: Elda Alvigini e Bruno Zeni i due attori, Matelda Viola la voce femminile, Birgit Nolte al flauto, Fausto Bongelli al pianoforte, il quintetto composto da Mario Marzi, Marco Gerboni, Lucy Derosier, Massimo Mazzoni ed Emiliano Rodriguez.

24/10/2004





        
  



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