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“Viniadi” 2004: ecco i 7 super campioni dell’assaggio

| OSIMO - Edoardo Bennato: “Bevete bene, senza esagerare”. Primo assoluto un 26enne laureato di Castelnuovo Magra (La Spezia). “Un desiderio? Vorrei un Sassicaia…”. Esaudito.Ad Alessio Staccioli, premio come Campione più giovane.

Una bottiglia di Sassicaia. E’ stato questo il primo desiderio-curiosità del campione delle “Viniadi” 2004, proclamato sabato sera nell’aula magna dell’Università di Udine, prima dell’applaudito concerto-conferenza (500 spettatori), “L’uomo Occidentale”, di Edoardo Bennato, testimonial della campagna “Vino e giovani” di Ente Vini - Enoteca Italiana (Siena) e Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che per due giorni ha fatto tappa in Friuli.

Ed è proprio una bottiglia di prezioso vino Sassicaia che l’amministrazione del suo comune, Castelnuovo Magra (La Spezia), gli regalerà: parola del sindaco, Marzio Favini, presente sul palco a Udine al fianco del campionissimo ligure.

Stefano Milici, 26 anni, laureato in Economia, ha preceduto sul podio Giuseppe Butera, 32enne attore di prosa romano e Marco Monteverde, impiegato di Busto Arsizio (Varese). Mentre campione più giovane è stato proclamato Alessio Staccioli, 22 anni, universitario di Osimo (Ancona). Tra i vincitori anche un altro ligure, campione senior: Fabio Lombardi, 26 anni, magazziniere, anch’egli di Castelnuovo Magra.

Il fuoriclasse spezino Milici ha prevalso su altri 22 concorrenti di 15 regioni d’Italia, al termine di una duplice gara di assaggio al buio di 7 vini (i concorrenti hanno dovuto riconoscere 3 monovitigni, un bianco e due rossi: Pignoletto, Teroldego Rotaliano, Sagrantino di Montefalco e mettere in ordine di annata altri 4 nettari, dal più giovane al più invecchiato: per l’occasione, un Cirò classico Duca di S. Felice, annate 2001-2000-1999-1998) e dopo aver affondato un test a risposte multiple di cultura enologica generale (5 domande).

La competizione si è svolta sabato pomeriggio presso la storica Enoteca regionale del Friuli Venezia Giulia “La Serenissima” a Gradisca d’Isonzo (Gorizia). 

Stefano Milici, che è salito sul palco delle premiazioni insieme ad altri 6 “campioni”, vincitori di categoria, si è aggiudicato il possesso in usufrutto per 3 anni di un filare di vite Pinot grigio - Vigneto Monte Fortino - offerto dall’azienda Agricola Tenuta Villanova di Farra d’Isonzo (Gorizia). Inoltre ha ricevuto in premio una wine experience di 7 giorni presso la Cantina Sociale di Solopaca (Benevento) e 120 bottiglie di Enoteca Italiana.

“Ho iniziato partecipando per gioco insieme ad un amico alle selezioni delle Viniadi in Liguria - ha detto emozionato Stefano Milici - ci siamo divertiti, abbiamo passato il turno e allora ci siamo documentati molto di più, siamo andati nelle enoteche, abbiamo approfondito le nostre conoscenze. Mio nonno - aggiunge - è un produttore a livello casalingo, fin da piccolo sono stato a contatto con il vino. Un messaggio ai miei coetanei? Innanzitutto direi di non bere prima di mettersi al volante, di adoperare i mezzi pubblici, o di far guidare qualcun altro. E poi di bere buon vino, per imparare mi è servito frequentare locali dove ci sono persone esperte, preparate che conoscono a fondo il vino e tutte le sue caratteristiche”.

La giuria delle “Viniadi” 2004, composta da Luigi Mainetti (vicepresidente di Ente Vini - Enoteca Italiana), Franco Tommasini, sindaco di Gradisca d’Isonzo, Vanni Tavagnacco (Regione Friuli Venezia Giulia) e dai giornalisti Antonio Paolini (Il Messaggero), Camilla Nata (Sky Tv), Umberto Gambino (Tg2), Giuseppe Longo (Il Messaggero Veneto), Claudio Soranzo (Il Piccolo), hanno proclamato altri 6 vincitori del Campionato Italiano Degustatori non Professionisti, accolti l’altra sera sul palco all’Università di Udine dai due conduttori della serata, Paolini e Nata, affiancati da Luigi Mainetti per Enoteca Italiana.

Secondo classificato, quindi, è stato Giuseppe Butera, 32 anni, romano, attore di prosa (un filare di Aglianico della Cantina Gammone  di Venosa - Potenza; wine experience di 5 giorni Azienda Bellenda - Alice Relais nelle Vigne, Vittorio Veneto - Treviso; 60 bottiglie Enoteca Italiana), seguito dal terzo classificato, Marco Monteverde, impiegato di Busto Arsizio (un filare di Grecanico - Azienda agricola Ceuso - Calatafimi Segesta - Trapani; wine experience di 3 giorni Strada dei Vini del Cantico - Albergo “Il Grappolo d’Oro” - Torgiano  Perugia; 42 bottiglie Enoteca Italiana), dal primo classificato categoria Junior (18-25 anni), Fabrizio Bocedi, 24 anni, di Reggio Emilia, studente del corso di laurea di enologia e viticoltura a Cormòns (wine experience di 3 giorni - Agricola Poggio Bonelli - Castelnuovo Berardenga - Siena; 42 bottiglie di Enoteca Italiana), dal primo classificato categoria Senior (26-40 anni), Fabio Lombardi, 26 anni, magazziniere, di Castelnuovo Magra (La Spezia) (60 bottiglie offerte da Enoteca Italiana), dal primo classificato Hors d’Age (oltre 40 anni), Stefano Fasoli, 49 anni, tecnico industriale, di Verona (60 bottiglie offerte da Enoteca Italiana).

Alessio Staccioli, 22 anni, studente universitario di Agraria di Osimo (Ancona), infine, si è aggiudicato il premio speciale per il Campione più giovane, consistente in un filare di Moscato bianco (dedica e usufrutto per 3 anni) offerto dal Consorzio di Tutela dell’Asti ed inoltre 42 bottiglie di Enoteca Italiana. “Sono abbastanza emozionato”, ha detto il giovane marchigiano, che alterna lo studio con il lavoro specializzato in vigneto. 

Tra i premiati sabato sera a Udine anche la FAO, che ha ricevuto il Premio “Per Bacco” per “Telefood”, iniziativa che promuove piccoli progetti sostenibili a favore degli agricoltori dei paesi poveri. A ricevere la targa e il premio in denaro dalle mani di Luigi Mainetti, è stato Vincenzo Ferraro, rappresentante FAO, il quale ha ricordato il successo di “Telefood” che ha all’attivo 1700 progetti in oltre 120 paesi del mondo.

“E’ un onore e un orgoglio per noi - ha detto il vicepresidente di Enoteca Italiana, Mainetti - poter contribuire a questa iniziativa che consente di investire per aiutare delle persone affinchè riescano da sole a procurarsi il cibo e poter così alleviare la fame in zone del mondo in cui c’è tanta sofferenza”. 

Dopo lo start con “Dotti, Medici e sapienti”, Edoardo Bennato, testimonial di “Vino e giovani”, ha poi suonato per più di un’ora mezzo sabato sera nell’aula magna dell’Università di Udine, di fronte ad una platea di oltre 500 studenti. Bennato, che era accompagnato dal Quartetto d’Archi Flegreo (2 violini, viola e violoncello), ha presentato brani del suo ultimo lavoro “L’Uomo Occidentale” e pezzi storici del suo repertorio.

“La latitudine condiziona l’evoluzione delle culture - ha detto tra l’altro - il nord detiene il primato della tecnologia e del progresso culturale, dovrebbe quindi aiutare, prendere per mano il terzo mondo, chi è nato intorno all’equatore, ed insegnargli a progredire: la soluzione dei conflitti globali non può consistere in atti di forza”.

“Stop America”, “A cosa serve la guerra”, “Non è amore”, canzoni tratte da L’Uomo Occidentale si sono alternate a capolavori come “Un giorno credi”, “Non farti cadere le braccia”, “In fila per tre”, “Troppo, troppo”, “Tutti insieme lo denunciam”. Bennato, che preferisce bere un bicchiere rigorosamente di rosso la sera a cena ed invita i ragazzi “a bere poco e a non esagerare, soprattutto quando si esce per tornare a casa da ristoranti e discoteche”, sarà ancora protagonista delle giornate “Vino e giovani” entro dicembre nelle università di Perugia e di Catania.

18/10/2004





        
  



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