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“L’UDC è incredulo di fronte al documento di sfiducia verso il sindaco”

San Benedetto del Tronto | Intervento del segretario comunale Paolo Turano: “quel documento è una proposta di suicidio collettivo. Opposizione solo distruttiva”

di Paolo Turano*

Abbiamo letto increduli il documento di sfiducia al sindaco Martinelli e alla sua giunta. Ne avevamo sentito parlare, ma nessuno di noi avrebbe mai scommesso un euro sulla sua veridicità. Ogni commento e' superfluo! Noi dell'UDC, gli elettori e i cittadini di San Benedetto, ne abbiamo viste e vissute di tutti i colori, da qualche anno a questa parte. Tutto quello che l'estro e la fantasia umana può consigliare a poche ma decisive persone ambiziose, narcise e prive di senso della misura e di responsabilità, è stato sperimentato sulla pelle del contribuente.

Mai avremmo immaginato che dopo l'orgia quotidiana di ricatti, ingiurie, minacce e intimidazioni, di cui la stampa locale ha dato ampia e fedele informazione, si arrivasse a proporre il suicidio collettivo, come nella migliore tradizione delle follie di gruppo. Anche qui però la superficialità e la leggerezza con cui si interpreta un ruolo e una funzione pubblica in termini privatistici, o meglio, personalistici, mostra i suoi limiti. Senza tener conto del "contratto" fatto con gli elettori e l'impegno assunto con loro durante la campagna elettorale, c’è già chi si tira indietro; incapace ad assumersi, con coraggio, il peso delle proprie azioni disfattiste e distruttive!

Qualcuno con la propria firma voleva "intimidire", qualcun altro voleva "ricattare" Martinelli per indurlo a revocare l'assessore Sestri, qualcun altro ancora forse voleva tenere in ostaggio politicamente lo stesso sindaco. Ognuno aveva una propria personale valutazione, per dichiararsi tutti contro tutti! Davvero ci si candida per imporre il proprio punto di vista personale? Non sarebbe stato più corretto dare le proprie dimissioni se il partito e la facciata politica con cui ci si era presentati agli elettori non era più quella che ci aveva fatto vincere?

Se davvero si voleva sciogliere il consiglio, bastava dare al segretario le proprie dimissioni: la metà più uno (cioè i 16 che hanno firmato) avrebbe determinato l'automatico scioglimento dello stesso consiglio. Invece no, si sono limitati ad una farsa per ritrattare, ciurlare, ricattare, intimidire. Mi meraviglia che in questa baraonda ci si sia infilata anche l'opposizione, dando così forza al potere contrattuale di persone vocate allo sfascio. Non credo che si possa diventare alternativa di governo dando la complicità ad avventurieri senza anima, senza ideali e senza dignità politica. Ci dispiace annoverare tra costoro, anche persone con cui abbiamo condiviso un percorso politico serio e dignitoso, almeno finché hanno militato sotto le bandiere UDC. Purtroppo per costui non c'era spazio nell'UDC per fare lo "sfasciacarrozze" [il consigliere Giovanni Chiarini, ndr].

Siamo una forza seria e responsabile e continueremo a consigliare saggezza, moderazione e responsabilità al sindaco e a quelle persone di buona volontà che ancora annoveriamo anche tra Forza Italia e Alleanza Nazionale. Registro con amarezza lo sfaldamento della maggioranza e della Casa delle Libertà per colpa di alcuni che della politica ne hanno fatto un tornaconto personale. Mi conforta però la constatazione che nel suicidio collettivo non sono confluiti i partiti della CDL, che potranno quindi ancora presentarsi con la loro faccia pulita agli elettori, sapendo di aver fatto per intero il loro dovere, senza aver potuto incidere su alcuni squilibrati, che l'elettorato saprà punire moralmente prima che politicamente. Spero che costoro prima o poi chiedano scusa agli elettori, benché siano stati da loro scelti.

Quando li abbiamo proposti, sembravano ben intenzionati. L'esaltazione del potere li ha resi ciechi e sordi a qualunque consiglio. Capiscono tutto e sanno di tutto, senza avere mai amministrato un condominio. L'umiltà non la conoscono! La dura fatica del dialogo e della ricerca della verità non sanno dove procurarsela! La politica come servizio, non sanno nemmeno immaginarla! Ognuno avrà le sue buone ragioni, ma il risultato delle loro azioni e' sotto gli occhi di tutti!

Vogliamo chiamarci fuori come partito da questa rissa generale. Vogliamo chiedere agli elettori moderati il giusto risarcimento per non averci dato la forza necessaria per garantire quell'equilibrio e quella stabilità che altri non hanno saputo dare, benché ne avessero avuto i numeri. Anche con le nostre modeste forze, però, faremo valere la lucidità delle nostre idee.

*segretario comunale UDC

14/10/2004





        
  



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