Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Lotta agli incendi boschivi: bilancio positivo per il piano provinciale

| MACERATA - Chiuso il periodo di massima allerta per la lotta agli incendi boschivi. In prima linea l’organizzazione di protezione civile coordinata dalla Provincia, nell’ambito del programma regionale di prevenzione.

Con il maltempo degli ultimi giorni si è definitivamente conclusa la stagione estiva e con essa si è chiuso pure il periodo di massima allerta per la lotta agli incendi boschivi, che anche quest’anno nel maceratese ha visto in prima linea l’organizzazione di protezione civile coordinata dalla Provincia, nell’ambito del programma regionale di prevenzione. 

Un solo incendio di vaste proporzioni si èverificato sul territorio della provicnia di Macerata. Quello avvenuto verso fine agosto nel Comune di Fiuminata e che ha distrutto circa 8 ettari di vegetazione. L’unità mobile provinciale in servizio nella zona e soprattutto il Gruppo comunale di volontari hanno partecipato attivamente alle operazioni di spegnimento di questo incendio, coadiuvando i vigili del fuoco e gli uomini del Corpo forestale.

Per il resto il territorio maceratese è rimasto immune da effetti devastanti per la natura derivanti dal fuoco. Questo grazie anche ai circa quaranta interventi effettuati nel periodo estivo dalle unità mobili della Protezione civile provinciale impegnate nella lotta agli incendi.

Si è trattato prevalentemente di interventi di prevenzione in aree agricole prossime a superfici boscate che hanno spento sul nascere focolai o hanno limitato al massimo la loro propagazione.
Il programma provinciale contro gli incendi boschivi, coordinato dalla Provincia – ha riferito l’assessore alla protezione civile, Silvia Bernardini –  ha visto impegnati circa 900 volontari che, a rotazione, sono riusciti a garantire un totale di 560 turni di avvistamento presso i dieci punti che il Piano aveva individuato sul territorio montano.

E più precisamente a monte La Pereta di San Severino, monte d’Aria di Serrapetrona, monte Fiegni di Fiastra, monte Pizzo di Meta di Sarnano, monte Cornaccione di Ussita, monte Pian della Noce di Montecavallo, monte Vermenone di Fiuminata, monte Calle di Matelica, monte Castelmanardo di Bolognola, nonché presso la selva dell’Abbadia di Fiastra. Numerosi i gruppi comunali di protezione civile e le organizzazioni di volontariato che hanno dato il loro decisivo apporto, anche quest’anno, all’organizzazione. A loro si sono affiancate sette unità mobili che, con i mezzi della Provincia e gli operatori delle 4 Comunità montane maceratesi, hanno svolto il doppio compito di vigilanza e di pronto intervento, eseguendo complessivamente 522 turni di lavoro.

A coordinare l’intera struttura è stata la centrale operativa attivata presso il Servizio di protezione civile della Provincia e gestita dall’organizzazione di volontariato “Nae”. 

28/09/2004





        
  



5+1=
l’assessore provinciale Silvia Bernardini
alcuni volontari nei punti di avvistamento

Altri articoli di...

Fuori provincia

14/11/2022
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
14/11/2022
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
02/11/2022
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
27/10/2022
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji