I progetti importanti vanno realizzati con il confronto di tutti gli attori coinvolti, con la partecipazione di tutte le parti in causa, con la condivisione di idee e risorse. Con questa convinzione l’Amministrazione comunale di Porto San Giorgio ha chiesto di incontrare la Giunta provinciale guidata da Massimo Rossi, per un confronto sugli argomenti di interesse comune.

Ha spiegato il presidente Rossi: “Abbiamo bisogno di un quadro generale delle risorse, delle problematiche e delle progettualità che esistono sul territorio di nostra competenza, per valorizzare in modo integrato le specificità e le eccellenze di ogni zona, per coinvolgere tutti e riuscire ad investire in maniera equa ed intelligente le scarse risorse che abbiamo a disposizione. Vogliamo incontrare in una fase successiva i consigli comunali, gli attori socio economici, le associazioni, per arrivare ai cittadini e costruire un modello veramente partecipativo”.

Il sindaco di Porto San Giorgio, Claudio Brignocchi ha spiegato il senso dell’incontro, prima di illustrare alla giunta Rossi le questioni più urgenti: “Una progettualità veramente efficace deve avere al centro il territorio nella sua complessità. Riteniamo fondamentale che le Amministrazioni comunali facciano emergere problemi, idee e risorse, con il coordinamento della Provincia di Ascoli Piceno, per arrivare davvero a risultati importanti per tutti”.

Secondo il sindaco, il primo problema da affrontare è relativo alla viabilità: “Per Porto San Giorgio è centrale la questione dell’autostrada e della Strada Statale 16. dobbiamo essere tutti uniti per portare avanti una battaglia che è culturale, progettuale, e coinvolge l’intero territorio provinciale. La Società Autostrade ha annunciato la costruzione di una terza corsia che dovrebbe risolvere i problemi del traffico sulle statali. A nostro avviso questa è una soluzione scellerata, che non farebbe che appesantire la zona anche dal punto di vista ambientale. Ci sembra invece più utile liberalizzare l’autostrada che potrebbe sostituire la Statale e riequilibrare tutto il territorio. Sconcerta vedere come la questione ci veda tutti immobili e quasi rassegnati. Chiediamo invece che si apra subito una discussione generale e costruttiva”. Brignocchi ha poi parlato della costituzione del Consorzio obbligatorio dei rifiuti, un percorso che in passato era stato già avviato e che andrebbe portato a conclusione, per evitare sprechi di denaro pubblico e per venire incontro alle difficoltà di quei comuni che, come Porto San Giorgio, non hanno una discarica.

Si è parlato poi del porto turistico, una realtà unica nella Regione, che sta per ripartire dopo 17 anni di inattività grazie all’intervento di una ditta privata: “Il porto è un’opportunità per il turismo, un’occasione per riuscire a dare nuovi posti di lavoro. Per la città è un’occasione di sviluppo anche commerciale ma dobbiamo cogliere subito le sfide che ci troviamo davanti, servono infrastrutture e collegamenti viari, serve la collaborazione del Comune di Fermo, in un confronto complessivo che deve portare alla valorizzazione piena della costa del Fermano”.

Importante anche la discussione sui temi ambientali, dai progetti di piantumazione della collina fino alla raccolta differenziata, e sull’edilizia scolastica. L’assessore ai Lavori pubblici, Nicola Loira, ha evidenziato le enormi carenze delle strutture scolastiche e di quelle sportive che secondo la normativa nazionale andranno messe a norma entro la fine dell’anno.

L’assessore provinciale allo Sport, Nino Capriotti, ha assicurato che per quanto riguarda le strutture sportive è già cominciato un primo censimento delle strutture non a norma mentre saranno resto stipulate convenzioni tra privati Comuni e Provincia per l’esecuzione dei lavori.

Il presidente della Provincia, Massimo Rossi, ha fornito una prima risposta alle questioni sollevate: “Sull’autostrada ci sono posizioni diverse, a Porto Sant’Elpidio è aperta la discussione sull’apertura del casello. Servono certezze, proposte condivise e la Provincia di Ascoli Piceno si impegna ad avere un immediato ruolo di coordinamento. Il discorso vale anche per il turismo, pensiamo ad un piano di settore che possa valorizzare le specificità e le eccellenze di ogni zona. Vogliamo dare un segnale forte, per far capire che se riusciamo a mettere in rete progetti e possibilità, possiamo integrare le iniziative di tutti e spendere meglio le poche risorse che abbiamo a disposizione. Abbiamo una storia, tradizioni e culture comuni, possiamo mettere in comune una ricchezza immensa e far crescere questo territorio come merita”