L'appuntamento con Luigi Di Ruscio è per venerdì 17 settembre alle ore 21.00 presso il Ristorante Bistro a Fermo in Corso Covour n. 98.
 
Durante la cena-incontro lo scrittore verrà introdotto da Luana Trapè.

E’ gradita la prenotazione al numero 0734.229040 ( Il Bistro – orari apertura ) Cena euro 15

Luigi di Ruscio ha pubblicato varie opere di poesia e narrativa con prefazioni prestigiose come quelle di Franco Fortini e Salvatore Quasimodo. Scriveva di lui Sebastiano Vassalli in un articolo Sull'Unità nel 1980: «Se quello che la poesia italiana sta vivendo è veramente uno "stil novo", Di Ruscio è il suo Jacopone e si serve della poesia per vivere un rapporto altrimenti impossibile con la cultura originaria e con la patria matrigna attraverso la carta scritta e stampata».
Nato a Fermo il 27 gennaio 1930, licenza di quinta elementare, Di Ruscio ha maturato da autodidatta una conoscenza sterminata tra gli altri, del realismo francese e russo, della letteratura di Lee Masters, della filosofia greca, della mitologia nordica, e dell'opera di Benedetto Croce.
Dopo vari lavori in Italia è emigrato in Norvegia nel 1956 dove ha lavorato come operaio in una fabbrica di chiodi sino alla pensione nel 1994. Sposato in Norvegia con cinque figli, Luigi di Ruscio ha sempre avuto interessi nei campi della fotografia, della politica e dell'ecologia.
Luigi Di Ruscio vive ad Oslo (Åsengata ) ed è socio dell'Associazione Italiani in Norvegia. L'Associazione ha pubblicato nel 1995 l'edizione norvegese della raccolta Non possiamo abituarci a morire, Schwartz Editore, Milano 1951

Bibliografia:

o        2002 L'ultima raccolta (Manni, prefazione di Francesco Leonetti) (recensione di Alessio Brandolini)
o        1999 Firmum (peQuod)
o        1993 Enunciati (Stamperia dell'Arancio, a cura di Eugenio De Signoribus)
o        1982 Epigramma (Valore d'Uso)
o        1980 Istruzioni per l'uso della repressione (Savelli, presentazione di Giancarlo Majorino)
o        1978 Apprendistati (Bagaloni)
o        1966 Le streghe s'arrotolano le dentiere (Marotta, introduzione di Salvatore Quasimodo)
o        1953 Non possiamo abituarci a morire (Schwarz, con prefazione di Franco Fortini)
o        Ha pubblicato anche il romanzo Palmiro (1986, Il lavoro editoriale) poi ristampato nel 1996 da Baldini & Castaldi.
Luana Trapè
Nel 1984 ha scritto il testo critico del Video Osvaldo Licini: Angeli, demoni, voli cosmici (per RAI3). Nel 1992 il romanzo Never more, Jugoslavia è stato selezionato al Premio Calvino. I suoi racconti sono presenti in: Periferie, Hestia, Milano, 1996; Il Punto, Edizioni Continua, S. Gimignano, 1998; Nuova Prosa, Edizioni Greco & Greco, Milano, 2001.
Nel 1999 ha pubblicato Il cuore è servito, Racconti e disegni, (Prefazione di Elio Grazioli) Livi Editore.
Ha collaborato con Joyce Lussu (saggista, polemista, storica, poetessa, narratrice, traduttrice atipica, e tutto quanto ancora può contribuire a creare un mito). Con lei ha scritto: Sulla civetteria, Edizioni Voland, Roma, 1998; Elogio dell’utopia, inedito.

l'iniziativa è promossa da Il Circolo di Confusione in collaborazione con le associazioni "Periferie" e "Berlinguer"