Tanti progetti grandi e piccoli per la valle del Tenna, ma restano le enormi difficoltà di creare un collegamento mare monti che da Porto Sant'Elpidio coleghi Amandola, un progetto che a seconda delle dimensioni delle corsie e delle opere darte potrebbe richiedere una cifra fra i 1.000 e i 2.000 miliardi di vecchie lire.  

C'era proprio tanta gente alla riunione indetta dal gruppo Ds di Montegiorgio sulla viabilità, presenti anche molti sindaci della zona: Ferruccio Vecchi di Montappone, Andrea Scorolli di Monte Vidon Corrado, Danilo Pallotti di Belmonte Piceno, Giampiero Tarulli di Massa Fermana, Maurizio Marinozzi di Servigliano e molti addetti ai lavori. Dopo gli interventi del Presidente della Provincia Massimo Rossi, c'è stato il contributo di Nobile rappresentante del Cosif, il quale ha parlato di ottimizzazione delle risorse e sfruttamento della tecnologia. "Una migliore tecnologia - ha precisato Nobile - può consentire spostamenti intelligenti e quindi meno traffico suklle strade. Inoltre c sono da fare scelte sui lodo di creare viabilità". "Nel 1950 nella vallata del Tenna - ha spiegato Roberto Vallasciani ex presidente degli industriali del Fermano -  c'erano 200 aziende e 2.00o operatori ogi ci sono 5.000 aziende e circa 30.000 operatori. La differenza che 50 anni fa c'era anche un treno che collegava la costa ad Amandola oggi c'è solo la strda quella di 50 anni fa".

“Ci sono dei progetti – ha dichiarato Renzo Offidani assessore provinciale – che guardano alla piccola e grande viabilità. Per gli interventi minori ci sono le rotatorie a Magliano di Tenna, incrocio con Belmonte Piceno, Piane di Falerone con la strada Vallemarina. Per Vallemarina crediamo che entro la fine dell’anno potremo finalmente aprire la strada. Per la grande viabilità sono in studio: lo svincolo autostradale di Porto Sant’Elpidio, la Mezzina e la Mare Monti. Un progetto per la mare monti c'è, ma ora si tratta di fare delle scelte politiche, l’opera è molto onerosa che varierà dai 1.000 ai 2.000 miliardi di vecchie lire. Dipende insomma dal numero della corsie e dalle opere d’arte, con spese che variano dagli 8 ai 20 milioni di euro al chilometro. Ci sono scelte da fare anche in considerazione del possibile arretramento dell’A14, dei distretti industriali, delle zone turistiche”.