Nella serata di ieri, martedì 31 agosto, si è tenuta una riunione dei Democratici di Sinistra che ha visto la partecipazione congiunta della segreteria dell’Unione Comunale e del gruppo consiliare, per esaminare la situazione politico – amministrativa dopo le ultime convulse giornate. Il ritiro delle deleghe all’assessore Nazareno Pompei segnano un’ulteriore pesante spaccatura all’interno del centrodestra e aggravano una situazione già compromessa dal caso Sestri, nel mirino dei due più importanti partiti della coalizione.

 

Gli organismi del partito della Quercia all’unanimità condannano l’incapacità del centrodestra di amministrare la città e il clima diffuso di rissa nei rapporti tra i partiti della coalizione. A quasi tre anni e mezzo di distanza dalle elezioni amministrative l’Amministrazione Comunale non ha trovato un minimo di assetto definitivo a causa dell’atteggiamento di protervia dei partiti che spinti da bieche logiche di potere non pensano assolutamente al destino della città e ai problemi da risolvere.

 

“Il dramma di questa Amministrazione – spiega il segretario Stefano Greco – è l’assoluta spregiudicatezza dei partiti, un problema con il quale il Sindaco si ritrova a dover fare i conti fin dal suo insediamento. Martinelli è un professionista prestato alla politica, dunque è comprensibile che abbia commesso degli errori. Ma i partiti anziché aiutarlo hanno tentato fin da subito di imporre le proprie decisioni, come è evidente dal ritiro delle deleghe ad altri assessori prima di Pompei, dettate dalle pretese dei partiti. Questo fatto mette in luce l’assoluta mancanza di una cultura politico – amministrativa improntata sullo spirito di servizio che ogni esponente politico dovrebbe avere nel suo Dna andando a governare le sorti di una città e dei suoi abitanti.

 

Una carenza che il centrodestra ha messo in luce in molte circostanze, a partire dal Governo nazionale, ma che a San Benedetto ha raggiunto limiti impensabili. Questa città grossi problemi irrisolti: il Piano Regolatore è pressoché fermo a causa delle mire dei due partiti più importanti del centrodestra, il turismo è in preda ad una crisi senza precedenti senza che questa Amministrazioni tenti di analizzarne le cause, gli abitanti lamentano in maniera generalizzata lo stato di degrado di molte zone.

 

Problemi a cui chi amministra non ha ancora dato una risposta.

Essendo dunque una crisi maggiormente imputabile all’atteggiamento dei partiti sembra opportuno che la città torni a votare per scegliersi una nuova classe dirigente. E’ necessario che la destra ne prenda atto per mettere fine a una lenta agonia, iniziata già nel mese di giugno del 2001”.