Recentemente sono  molti  coloro che denunciano cali nel settore del commercio e specialmente in quello alberghiero  nella nostra amata Riviera, molti danno la colpa all'euro, molti danno la colpa agli imprenditori incapaci di soddisfare i propri clienti e molti danno la colpa ai mancati investimenti nella qualita', quest'ultima a mio avviso impossibilitata per via della complicata macchina burocratica che solamente in Italia abbiamo.

 

Certo è che gli imprenditori devono essere motivati per gli investimenti in azione che però devono essere giustificate e appositamente studiate per conseguire il maggior risultato possibile sia per l'impresa che per l'indotto tutto della città dove Vi si opera.

 

E' vero, la stagione è in crisi, ma non tutti i mali vengono per nuocere,dopo questa esperienza negativa  abbiamo l'obbligo di domandarci il perchè e  quindi porre rimedio, non potremmo sostenere il ripetersi della crisi turistica  nella prossima stagione 2005 e allora perchè non trovare noi tutti delle soluzioni  comuni che possono portare giovamento a tutti indistintamente.

 

Tornando sul problema della nuova moneta europea che sembrerebbe infatti  aver portato evidenti svantaggi ,è vero che tutto il comparto del commercio è aumentato almeno del 5% ogni anno mentre gli stipendi sono rimasti sempre della stessa entità e conseguentemente sono i luoghi turistici più economicamente convenienti  a essere punto di riferimento dei cittadini vacanzieri, ma è anche vero che rimanere a guardare  senza proporre e specialmente senza attivarsi  vuol dire cedere all'evidenza dei fatti con conseguenze future ancor più gravi e allarmanti da dover affrontare.

 

Se il turista che dobbiamo conquistare  e soddisfare la cosa migliore sarebbe proprio verificare  le tendenze ed aspettative  del turista e per far ciò gli organismi preposti compreso le amministrazioni comunali devono affiancare le idee degli imprenditori, perchè quando un comparto va in crisi ne risente l'intera città,oggi è il momento di pianificare già la stagione turistica 2005.

 

I Comuni a vocazione turistica  dovrebbero, per sbaragliare la concorrenza  proporre idee alternative alle altre zone, per esempio,garantire maggiore sicurezza nel territorio con  pattugliamento notturno, puntare sulla qualità dell'ambiente,migliorare la viabilità,puntare su iniziative  dove in altri luoghi non avvengono, iniziare la pulizia del verde nel mese di Aprile e non a Luglio dove infatti è ben visibile  in  alcuni comuni della Riviera nei quali i lavori sono ancora in corso.

 

Mi auguro che questa eclatante crisi ci possa portare  a riflettere, altrimenti vendere le attività ad imprese edili rimane più semplice.