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Forlì: “FI valuta solo l’operato dei propri assessori. Per il 2006 dialogo con la Margherita”

San Benedetto del Tronto | Intervista con il coordinatore comunale di Forza Italia: “AN ha avuto voti in meno, ma basta litigi. Un rimpianto? Non aver realizzato le circoscrizioni”

di Giovanni Desideri

Non chiede alcuna sostituzione in giunta. Manda però un messaggio ad ognuno degli alleati (sindaco compreso), togliendosi qualche sassolino dalle scarpe. Paolo Forlì, coordinatore comunale a San Benedetto del Tronto di Forza Italia, commenta in questo modo il risultato dei partiti della coalizione di centrodestra alle ultime provinciali: “le opinioni sono una cosa, ma i fatti parlano chiaro. Quando un partito, come AN, perde più di 7600 voti, non si può accusare l’onorevole Scaltritti per la sconfitta. Da coordinatore devo guardare al risultato del mio stesso partito, ma anche a quello degli alleati. Alle provinciali AN ha perso voti su tutto il territorio. Li ha persi anche a San Benedetto. Lo stesso Piunti, che pure ha dato un buon contributo alla coalizione, ha raccolto meno voti oggi, da vicesindaco, che non da candidato consigliere comunale”.
 
L’UDC invece è cresciuta. Andrà ricompensata con alcuni incarichi?
“Salutiamo con grande piacere il successo dell’UDC. Magari tutti crescessero come l’UDC! Si tratta della crescita di un partito moderato, con il quale andiamo perfettamente d’accordo. Detto questo, il punto non è dare poltrone o toglierle, a questo o a quello. Non abbiamo mai fatto un discorso così materiale. Siamo interessati ai programmi.”
 
Vuol dire che non avete in mente alcuna sostituzione in giunta? Dopo che i quattro assessori di FI hanno rimesso a lei le rispettive deleghe, potreste chiedere che gli altri facciano la stessa cosa, e procedere quindi a qualche sostituzione.
“Noi non abbiamo in mente nessuna sostituzione. Stiamo cercando di valutare l’operato dei nostri assessori ed è già un lavoro lungo. Ma lo stiamo facendo in maniera serena, corretta e trasparente. La consegna delle deleghe al sottoscritto è la dimostrazione della maturità dei nostri assessori, un gesto di alto valore politico, morale, umano. Ma non ci permetteremmo mai di chiedere sostituzioni di assessori appartenenti ad altri partiti. Se poi gli altri vorranno fare come noi, lo facciano.”
 
FI è il partito con più incarichi: quattro assessori. AN ha solo un paio di assessorati e la presidenza del consiglio. L’UDC un solo assessorato. Poi c’è Sestri.
“Un paio di assessorati e la presidenza del consiglio ad AN non mi sembra affatto poco. Hanno il vicesindaco, peraltro con una delega importante come quella alle politiche sociali. Poi l’assessorato al bilancio e appunto la presidenza del consiglio. Insieme all’urbanistica si tratta della spina dorsale di ogni amministrazione. Voglio ricordare che Forza Italia aveva avuto dalle elezioni nove consiglieri comunali, benché due, Felicetti e Giudici, abbiano lasciato il gruppo. AN aveva avuto cinque consiglieri. Quanto a Sestri, è il sindaco ad averlo nominato e lui ne valuterà l’operato.”
 
Maggioranza peraltro spaccata, come è successo recentemente sul caso Marconi.
“Sul Marconi la spaccatura l’ha prodotta AN. Forza Italia ha sempre votato in maniera compatta, senza alcuna defezione. A favore del Marconi abbiamo votato noi di Forza Italia, ma anche l’UDC e lo stesso sindaco Martinelli. Direi quindi che votando diversamente dal sindaco AN è uscita dalla maggioranza e dalla coalizione.”
 
Diceva dell’ottimo rapporto tra FI e l’UDC. Ma l’assessore alle attività produttive Lorenzetti, proprio dell’UDC, viene accusato dall’opposizione di “sconfinare” sovente nel settore dei lavori pubblici, incarico ricoperto dall’assessore di FI Poli.
“L’amico Lorenzetti interviene per quanto di sua competenza, facendo poi qualcosa in più. Questo è da ammirare, perché lavora per il bene della città. E poi gli altri settori in cui interviene sono riconducibili alle sue deleghe, come nel caso del rifacimento del molo sud, sapendo che ha una delega alla pesca.”
 
Per la verifica di giunta non chiederete sostituzioni o poltrone. Ci dica allora due aspetti positivi e due negativi dell’amministrazione Martinelli.
“Iniziamo dalle due negative. La cosa più negativa di questa amministrazione è la litigiosità, che peraltro non ha mai riguardato Forza Italia. Rivolgo anzi un invito ai nostri alleati, in particolare agli amici di AN a non essere litigiosi, all’interno come all’esterno. Lo dico senza alcuna ostilità. D’altra parte a scuola sono stato compagno di banco del coordinatore di AN Luca Vignoli, assessore al bilancio, verso il quale nutro una stima infinita.”
 
Rivolge un invito ad AN dopo il caso Ceneri in FI?
“La Ceneri è passata al centrosinistra, sicché non si trattava di una persona di Forza Italia. Direi quindi che i fatti ci abbiano dato ragione: nel suo caso non solo non abbiamo sbagliato, ma abbiamo fatto bene. Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Ma si trattava di un problema interno, l’unico che abbiamo avuto in tre anni.”
 
L’altra cosa negativa?
“La comunicazione. In tre anni abbiamo realizzato una marea di opere, senza saperlo comunicare. Per esempio la recente sistemazione del sottopasso di via Fiscaletti, o il lungomare a Porto d’Ascoli, per il quale Poli ha fatto un ottimo lavoro. Non siamo bravi a dire che siamo bravi. Al sindaco Martinelli ho sempre fatto notare un eccesso di concentrazione sul lavoro pratico e una insufficiente concentrazione sul lavoro mediatico. Dico questo ad un amico.”
 
E i due aspetti positivi?
“Il fatto che per la prima volta nella storia della città un’amministrazione non abbia aumentato le tasse. Poi il fatto che nonostante questo stiamo comunque realizzando delle opere pubbliche. Tutte, comunque, già finanziate in bilancio. E questo è un virtuosismo”
 
Il capogruppo di FI Benedetto Marinangeli aveva accusato il sindaco Martinelli per la sconfitta di Scaltritti alle provinciali.
“Quello che ha detto Marinangeli è cancellato completamente. Marinangeli ha parlato in un momento di accaloramento. La verità è che Scaltritti andrebbe ringraziato per il fatto di essersi calato nel ruolo di candidato alla Provincia.”
 
Altri hanno affermato, al contrario, che la sconfitta del centrodestra alle provinciali non può essere proiettata a livello comunale, per il valore aggiunto che porterebbe proprio il sindaco.
“Martinelli è un sindaco vincente, che quindi andrebbe ricandidato. Sulla sua effettiva ricandidatura, naturalmente, deciderà lui stesso. Ma diciamo anche che in questi anni ha sopportato appunto una maggioranza litigiosa. Altri, al suo posto, si sarebbero dimessi.”
 
Qual è il lavoro politico che intende svolgere da qui alle elezioni comunali del 2006?
“Io auspico un percorso innovativo dell’assetto politico di maggioranza. In questo momento il centrosinistra è sempre più schiacciato a sinistra, dopo la vittoria di Massimo Rossi alle provinciali. Per questo dico che sarebbe interessante dialogare con le forze moderate del centrosinistra, per esempio con la Margherita, che su temi cari a Rifondazione si trova più d’accordo con noi che non con il centrosinistra. Naturalmente un’eventuale alleanza dipenderà da Roma, ma non è detto che non si possa sperimentare un assetto nuovo in periferia prima che al centro. Poi mi piacerebbe che nel 2006 si votasse per le circoscrizioni oltre che per l’elezione del sindaco. Ma probabilmente non riusciremo a realizzare le circoscrizioni. È un rammarico personale che ho.”
 
Già in passato questa sua proposta è stata percepita come un attacco ai comitati di quartiere.
“La realtà è un’altra. Le circoscrizioni avrebbero fondi non irrilevanti a disposizione. Potrebbero investire. Penso ad una sala per i comitati di quartiere, per le associazioni, gli extracomunitari. Alcuni comitati di quartiere hanno lavorato anche bene, come alcuni a Porto d’Ascoli e lo stesso comitato del Paese Alto. Ma proprio il Paese Alto potrebbe diventare un fiore all’occhiello della città. Al momento non è così. Dobbiamo lavorare di più sulla rappresentatività.”

02/07/2004





        
  



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