Perugini intende rimettere mano ex novo all'importante strumento urbanistico.

Basso propone di andare avanti per la strada tracciata.

Mentre si attende la pubblicazione del Piano Regolatore Generale che, in fretta e furia, l'amministrazione Basso ha portato in consiglio promettendo la successiva - ed anche tempestiva - pubblicazione (pubblicazione ad oggi non avvenuta), lo stesso Prg è uno degli argomenti più scottanti dell'attuale campagna elettorale in corso.

"Abbiamo proceduto all'adozione del Prg che rappresenta uno strumento fondamentale per la programmazione e regolamentazione dello sviluppo urbanistico della città per i prossimi anni - si legge nel programma di Giovanni Basso - Con questo atto abbiamo cercato di armonizzare tra loro le varie aree della città con lo studio di una nuova viabilità e con la previsione di nuove aree di espansione residenziale, commerciale, turistica e industriale. All'adozione del Prg, che verrà pubblicato i cittadini prima e la provincia poi potranno formulare osservazioni e rilievi che verranno vagliati dal consiglio comunale per l'approvazione definitiva".

Criticando sia il metodo adottato che il merito delle scelte, il candidato avversario, Aronne Perugini, promette di redigere ex novo il Prg sulla base della partecipazione dei cittadini e degli attori sociali. In una articolata spiegazione Perugini propone un Prg inteso come "Patto di sviluppo" tra amministrazione e cittadini in funzione della crescita economica inserendo la previsione, tra l'altro, di partecipazione e permuta concessoria contro interventi di pubblica utilità, ricorso al credito edilizio, l'attuazione del cosiddetto "piano perequativo". Passando poi per riferimenti specifici e dettagliati Perugini chiarisce che "...non vi saranno comprese aree industriali di espansione essendo più che sufficienti quelle Chienti e Mezzina. Saranno individuate, invece, aree di piccola o media estensione per attività terziarie o commerciali".