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Riconvertire il piano sanitario ai bisogni effettivi del territorio.

Montegiorgio | Il vice segretario provinciale dell'Udc Loriana Dichiara, in considerazione della nuova Provincia di Fermo chiederebbe una riconversione dei servizi e delle strutture ospedaliere del territorio.

di Alessio Carassai

"Con l’approvazione della Provincia di Fermo non possono piu’ essere ritenute valide le passata proposte in tema di riassetto della Sanita’ territoriale", queste le considerazioni del vice segretario provinciale dell'Udc Loriana Dichiara.

La provincia del Fermano e’ stata chiesta e riconosciuta sull’esigenza forte della popolazione di un’equa ed omogenea distribuzione su tutto il territorio dei servizi e delle infrastrutture indispensabili,con questi presupposti il rappresentante dell'Udc avanza le sue critiche al riordino sanitario.

"Pertanto non sono accettabili ne’ condivisibili i vecchi accordi politici  tesi a concentrare le strutture ospedaliere nella zona costiera - ha dichiarato Loriana Dichiara - lasciando cosi’ sguarnito tutto l’entroterra, i cui cittadini, chiamati a pagare le stesse tasse. Il nuovo assetto territoriale del Fermano, scaturente dall’istituzione della nuova Provincia, impone la revisione di tutte le scelte e le indicazioni fino ad oggi adottate, in particolare quelle relative all’ubicazione dell’ospedale di supporto, individuata da una conferenza di Sindaci  a larga maggioranza di sinistra, nella struttura di Sant’Elpidio a Mare, non per logiche di effettiva necessità della popolazione, ma per puri fini politici.

Ricordiamo al dirigente Bentivoglio, che non si è neppure degnata di incontrare i rappresentanti del comitato territoriale per la tutela della salute dei cittadini della Media Valle del Tenna e dell’ospedale di Montegiorgio, nonostante una specifica richiesta scritta in tal senso, che nella struttura di Sant’Elpidio a Mare sono già stati sperperati centinaia e centinaia di milioni (pagati anche dai cittadini della Media Valle del Tenna) per la realizzazione della Casa del Parto, rivelatasi un vero e proprio  spreco di risorse pubbliche a danno dei cittadini".

Chi risponde di quello sperpero? Con questo dilemma la Dichiara torna alla carica.

 "Ora si propaganda l’imminente apertura a Sant’Elpidio a Mare (guarda caso quasi  in concomitanza con la data delle elezioni) - ha continuato Dichiara - del reparto di chirurgia,  qualificando detto nosocomio come di supporto e con ciò dando per scontata la riconversione delle altre strutture, ivi compresa quella di Montegiorgio e, si suppone anche di quella di Amandola.

Ma quali garanzie offre la dottoressa Bentivoglio circa l’effettivo utilizzo del servizio da parte dei cittadini elpidiensi, che fino ad oggi hanno dato ampia prova di preferire altre strutture, quali quella di Civitanova Marche, sita a meno di dieci minuti di distanza e che offre sicuramente maggiori garanzie di sicurezza  per chi si sottopone ad un intervento chirurgico?

Quale logica sottende ad una scelta così scellerata?  Come possono i Sindaci dell’entroterra, indipendentemente dall’appartenenza politica,  sottostare a tali decisioni che nulla hanno a che vedere con le reali esigenze della popolazione? L’ex sindaco Sforza non si è mai degnato, nel corso delle varie conferenze dei sindaci, di chiedere  che la struttura di supporto venisse individuata a Montegiorgio e altrettanto ha fatto l’attuale sindaco Achilli, che è stato capace solo di proporre lo spostamento dell’ospedale di Fermo a Campiglione, pur sapendo che prima che tale progetto possa essere effettivamente realizzato passeranno anni.

E nel frattempo che cosa viene garantito ai cittadini della Media Valle del Tenna? E’ ora  di rivedere tutta la situazione  dell’assetto geografico sanitario, prevedendo un’equa distribuzione delle strutture ospedaliere sul territorio, in grado di coprire i reali bisogni della gente ed è ora che si metta la parola fine agli sprechi".

In merito si osservano secondo il rappresentante dell'Udc che ultimamente  si chiede per l’ospedale di Fermo, l’attivazione del servizio di emodinamica, un servizio sicuramente utile e necessario, ma solo se collegato ad un efficiente reparto di cardiochirurgia che, attualmente a Fermo non esiste. Pertanto è necessario che prima si creino collegamenti e rapporti di collaborazione con reparti altamente specializzati di cardiochirurgia, anche di fuori Regione, e poi  si attivi il Servizio che, altrimenti, sarebbe solo un ulteriore spreco di risorse economiche ed umane.

"E’ ora che si intervenga duramente e seriamente sulla Regione Marche - ha concluso Dichiara - e sull’ultimo Piano Sanitario Regionale, che fino ad oggi, si è rivelato solo uno strumento di razionamento dei servizi e che dovrà essere modificato tenendo conto della nuova realtà territoriale venutasi a creare a seguito dell’istituzione della Provincia del Fermano.

E’ necessario che venga riconvocata con la massima urgenza la conferenza dei Sindaci allargata ai sindaci della comunità montana, ai rappresentanti dei comitati territoriali ed ad esperti e specialisti che sappiano dare i dovuti suggerimenti basati sull’effettiva conoscenza sia dei servizi sanitari che del territorio, al fine di presentare alla Regione una proposta di riordino della sanità  che garantisca servizi qualificati ed equamente distribuiti su tutto il territorio della nuova Provincia , garantendo la effettiva parità tra tutti i cittadini".

08/06/2004





        
  



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