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Italia mia

| Terra di Poeti, Veline, Depuratori etc.

di emme

Con l’arrivo dell’Estate ( si fa per dire…), si apre la stagione delle “prestigiose” manifestazioni culturali. In un contesto punteggiato da sagre del pesce fritto e del “brodetto” con e senza peperone verde, sfileranno le affaticate aspiranti al titolo di Signorina Italia.

Negli intervalli, ghiotte dimostrazioni di Arti Marziali , alla conquista non già di una Cintura Nera, men che mai di una Cintura di Castità, ma dell’ambito titolo tv di “Valletta”, “Letterina”, “Velina”, ruoli che, se ci fossero stati a que’ tempi, Emma Bovary, invece di sognar Parigi sarebbe andata al mare,( nella ipotesi peggiore, a Mont Oriol.).E poi, nutrimento allo Spirito, gli ambiti Premi Letterari, concime di alloro appassito per le teste pensose degli indigeni “promotori di cultura”. Più che  Stagione Turistica,  sarà,  come sempre, il Mercatino delle Vanità.                                                      

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Capita talora, di luglio e d’ agosto, che  il mare lappi sull’arenile goccioline di pioggia incessante e che il vento di perfida tramontana mandi a nascondere i costumini griffati gabellandoli per estroso “intimo” E capita, anche,  che il Sole inondi la spiaggia  di  “lucidi torrenti” di luce e di calore per far brage della sabbia e, fra un’ombra e l’altra, allora  corrono saltellando i Bagnanti gareggiando nella  “prova del fuoco” come in un reality show. In simili, invivibili giornate dove vanno i Turisti che non vogliono  rassegnarsi ai sofisticatissimi impianti di condizionamento d’aria dei nostri Grand Hotels, ?

 A San Benedetto, “ vanno dove ogni altra cosa/ dove va la foglia di rosa e la foglia d’alloro “. Vedremo, dunque le impoverite turbe, in estasi joga a meditare davanti al mitico < monumento di parole>, sgorbio scolorito, rugginoso, infame al cospetto “ de l’Adriaco mare”, sospirando l’ombra e il riparo della Palazzina Azzurra, presidiata come un < obiettivo sensibile > dalle Forze dell’Ordine e difesa dal costo astronomico di biglietti d’ingresso nella Serata di Gala ( il Lettore dica pure <Galà>, che ci fa sempre una bella figura…). Fatte salve , tuttavia, le occasionali  lusinghe e le deportazioni in massa a vedere la mostra pittorica del giovane artista tanto promettente o a sentire la dotta conferenza su “ L’importanza del formato editoriale nella nascita del capolavoro”, non resta che consolarsi con un industriale < gelato da passeggio>.

L’alternativa al < sole e mare> ( una volta < sole mare e pineta>) , al vocio incessante di madri ( <non fare il bagno ché non son passate tre ore da che hai mangiato> -  <com’è l’acqua ?>- <dove sta la pizza?>, < era meglio il giardino condominiale>, < ti ricordi l’anno scorso al Lido di Gitale?>, < ho scoperto un localino…>) starà a due passi due.

Luci coloratissime e baluginanti, vistose ragazze all’ingresso, offerte speciali ( < un gettone gratis per le gentili Dame e due ai bambini amanti dell’elettronica…bevande incluse…>). Come resistere al richiamo del Casinò ( fa tanto Montecarlo!) che sorgerà , dicono, <su solide basi culturali>, vale a dire sul gran rudere del Palazzo dei Congressi. Grazie signori < Politici > d’ogni colore. Per quanto danno possa fare una casa da gioco, non avremo più l’incubo e la spesa di certe Mostre estive e il rimpianto dei Congressi non fatti.

All’uscita, i sopravvissuti alle macchinette mangiasoldi, protratto rinfrancarsi il corpo e lo spirito passeggiando sulla battigia, fin oltre il semovente cartello con divieto di balneazione, un tempo in simbiosi con la mitica <bandiera blu>.    Qui, nel selvaggio ambiente che fu palustre, si respiri finalmente a pieni polmoni e si gridi con gioia, come un  Bagnante teutonico in suo barbaro idioma :< Ah! Che profumo di mare!> e sia sempre benedetto il Depuratore che < profuma e rinfresca l’ambiente>.

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Il Sole fa bene; il Sole è salute; la < cura del sole> ( venti muniti sulla schiena, venti minuti sulla pancia  in testa berretta da barcaiolo…. Con il Sole produciamo più vitamina D di una Casa Farmaceutica e non si pagano tangenti…).  Gli Italiani, prendendo il Sole, diventeranno più alti, più robusti e, forse, anche più intelligenti…

Una generazione via l’altra è stata imbonita, martellata, costretta a credere che il Sole fa bene e senza il Sole non si cresce sani.

Invece, non era vero niente; era tutta una faccenda più falsa della <cura dell’uva>. Basta accendere la tv al mattino ed ecco lo Specialista di turno, con lente e microscopio che esamina uno ad uno i 750 nei o nèvi che ci portiamo tutti addosso, scuote il capo, ( < guardate questo: slabbrato, pigmentato, sopraelevato. E’ orribile. Lo brucieremo con il Laser…>) e ci spiega con dovizia di parole che il Sole non esiste più. Lo hanno sostituito nottetempo con una fabbrica di raggi ultravioletti, gamma, infrarossi, che sembrano fatti apposta per far venire un mostruoso, incurabile cancro chiamato melanoma o, peggio ancora, alle Gentili Signore, le rughe, dette anche < elastosi > quando sono tante.

Si può stare al sole, sì. Ma poco: rischiando  una polmonite, alle sei del mattino e dopo purchè si abbia una buona sveglia che suona alle dieci e ci ingiunge di tornare a casa. Naturalmente, al Sole ci saremo esposti soltanto dopo esserci versati addosso quantità industriali di grassi, olii, creme ed emulsioni inventati dalla < Ricerca> di filantropiche case farmaceutiche ( è per questo che costano tanto!...).. Se non funziona, ecco pronto il Laser, e gigantesche siringhe con iniezioni di silicone ed infiltrazioni di un terribile veleno chiamato Botulina, che fa sparire le rughe sulla fronte ( che cosa succederà fra dieci anni a quelle fronti spianate e pensose, non lo sa nessuno. Chi vivrà, vedrà.).

Quel che è straordinario ed ha l’impronta del Genio, è che, insieme alla definitiva condanna della “ cura del Sole”, gli stessi < Specialisti>, che ieri  la raccomandavano,   consigliano carotene, tinture varie, coloranti speciali e diete degne di ruminanti con la gastrite, per sembrare vitalisticamente < abbronzati> dal Sole anche a Natale. Come dire: il caffè fa male, riempitevi di surrogati.                                                                          

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Il taedium spiaggistico talora degenera in spleen. Dopo aver ammirato di sottecchi ragazzone intanga e versato una lacrima sulla scultorea bellezza che fa avanti ed indietro, difesa da normali sleep, afflitta comè, non c’è dubbio, da emorroidi esterne;  dopo aver invano tentato di leggere il capolavoro formato pocket, ecco il rimedio eroico. Una sigaretta furtivamente accesa.

Malgrado ogni cautela, un bagnante da spiaggia, sdraiato a 57 metri, comincia ad urlare che a lui il fumo passivo  gli fa male. Poi arriva il bagnino e dice  che sull’arenile è vietato buttare la cicca. Tutti guardano con riprovazione il vizioso tabagista  Lo segnano a dito padri e madri di famiglia, rompendo il ghiaccio con il vicino d’ombrellone dalle incerte tendenze sessuali e con il giovanotto intonso ma depilato che si inietta abilmente non so cosa nelle vene sclerotiche. Ci sarà nel gruppetto  anche quel Tizio, campione di buon gusto, che, a esequie in corso,  ha scritto ad un popolare sito Internet per ricordare che gli Agnelli erano tutti gran fumatori e hai visto come sono finiti….Grazie ad un provvidenziale telo da spiaggia con la scritta “ il Fumo uccide”, il vizioso  può abbandonarsi , in gran segreto,  agli scongiuri di rito, correndo il rischio di essere scambiato per un insaziabile onanista.

                                                                     ***

 L’avventurosa giornata del “bagnante” volge al termine < ed è subito sera.>. E’ l’ora della pizza  e della bicicletta.

La Pizza, dice il nutrizionista in Tv quando s’avvicina l’estate, “ è un pasto completo”. Anzi un pasto “abbondante”, direi, a giudicare dai gonfiori del ventre e dalle interminabili eruttazioni, quando la pizza è di quelle di impasto congelato, cosparso di conservanti, spolverato di una strana mozzarella che pare formaggio grattugiato.

 La Pizza, come una cena di pesce dal valore incalcolabile, si sceglie in base al prezzo. Basta consultare prima di entrare, come avviene in tutte le spiagge del mondo civilizzato, i listini appesi fuori della porta del locale… Non li trovate? Fa niente, basta chiedere a qualcuno di quelli con la faccia scura che vedete uscire dopo aver fatto il “ pasto completo”.

In ogni caso,spiando in sulle porte dei locali più <in>, divertimento e cultura sono assicurati e la giornata è risolta. Affascinante è il trionfo della sineddoche: < Ci facciamo uno ‘spaghetto’… Hai il ‘capello’ trascurato… La conosci quella bella f…Ci vuole un  goccio, una cicca, due passi…etc.etc.>. Ma il  meglio resta la bicicletta, detta bici o Bice come l’eroina di un qualsiasi sceneggiato tv. Costa poco, può sostituire la cena, dà un’aura giovanile ( purché non si scenda dal sellino!...), stimola i riflessi, scattanti per la necessità di evitare gli altri ciclisti e fa contenti gli Amministratori che vorrebbero abolire le  strade carrabili e far tutte piste. Induce anche alla Filosofia. Per esempio: valeva la pena inventare l’automobile e la motocicletta e, prima ancora la carrozza a cavalli, il velocipede e la vaporiera per ridursi, alla fine, a  pedalare in un surrogato del primigenio esercizio del camminare?...

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Per chi ha scelto le ferie precoci, a Giugno, la serata è piacevole e gratificante, oltreché divertente, complice la tivvù.  Se si guarda lo schermo con indulgenza ed animo mite e saggio, si deve convenire che non c’è nulla che sollevi lo spirito e rinfranchi il cuore quanto la tavola rotonda sui risultati elettorali  e la soddisfazione, per chi, come me, aveva un fatto personale con l’aritmetica alle Scuole Medie. Che tripudio  vedere, fatte uguali somme diverse, che tutti hanno vinto e che la Matematica è, finalmente!, un’opinione, come ho sempre sostenuto.

06/06/2004





        
  



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