Sorride e sembra quasi non rendersi conto di quanto scompiglio abbia prodotto la sua scomparsa in mare. Giuseppe Torresi, il giovane disperso con il suo surf a Civitanova Marche e poi ritrovato nelle acque di Porto d’Ascoli, è tornato a casa, nella sua Casette d’Ete che tanto vicina è stata alla sua famiglia nelle ore della disperazione.

 

Una famiglia che ha recuperato la serenità nel momento in cui è arrivata quella notizia che tutti aspettavano: il ritrovamento in mare del loro congiunto, sano e salvo.

Dopo qualche giorno di osservazione all’ospedale di Ascoli Piceno, Giuseppe è tornato tra le mura della sua casa che nei giorni scorsi è stata tempestata di telefonate. Prima dettate dalla preoccupazione – quando ancora non si sapeva quale fosse la sorte del giovane surfista – poi dalla gioia di averlo ritrovato.

 

“Ecco come mi sono aggrappato alla vita – esclama Giuseppe mostrando le braccia ferite, lasciandosi poi andare ad un caloroso appello – Mi piacerebbe poter stringere la mano a quei tre ragazzi che, da riva, hanno dato l’allarme quando si sono accorti della prima presenza a largo”.

 

Una richiesta più che legittima, la sua. Deve loro la vita...

 

L’elicottero che sorvolava la zona si stava allontanando e solo tirando fuori le ultime forze rimaste e la poca voce rimasta Giuseppe è riuscito ad attirare l’attenzione di quei tre ragazzi a riva, una volta accortosi della loro presenza.

Stanco, al limite delle forze ma il buone condizioni: così è stato ritrovato ed ora si sta, piano piano, riprendendo.