Osservare il presidente Giacomo Battaglioni ( al quale per la seconda volta sono state respinte le dimissioni a consigliere di Lega ), correre in mezzo al campo come un forsennato, abbracciare i giocatori e il tecnico, non è cosa da tutti i giorni. Abituati a vederlo e sentirlo nei panni del patron, anche se lui giustamente si è sempre reputato il primo tifoso della Fermana, pacato, arrabbiato, deciso, ma sempre disponibile al colloquio, ha fatto sorridere il modo in cui si è gettato a braccia aperte in cerca dei suoi ragazzi per ringraziarli della straordinaria impresa.

Mister Bruniera anche lui sempre molto contenuto, parole centellinate, mai una reazione fuori dalle righe, eppure domenica nei corridoi che collegano la sala stampa con gli spogliatoi, ha abbracciato chi vi scrive e con parole convulse ha voluto ringraziare tutti, in uno sfogo liberatorio dopo tanta tensione accumulata, non solo in queste ultime ore, sono la dimostrazione della tanta umanità di questo allenatore, arrivato in punta di piedi, ma che stando al risultato ottenuto è sembrato all’altezza della situazione.

Ci saranno modi e tempi per migliorarsi, questo è certo, ma tutto ciò riguarda l’immediato futuro, adesso ci sarà bisogno di un po’ di riposo cercando anche attimi di riflessione. Parlando in termini stacanovistici, di tempo ce ne sarebbe ben poco, intanto mercoledì pomeriggio la Formazione Beretti guidata da Domenico Izzotti, pareggiando a Milano con l’Inter per 1 – 1 si è qualificata per la semifinale. Il prossimo ostacolo sarà la Juventus ( Domani a Torino, mercoledì il ritorno a Fermo ).

Fermana insomma tra le prime quattro squadre d’Italia con elementi tutti del posto, cosa che ha voluto far notare anche il presidente Battaglioni: “ Qualcuno non ci aveva creduto ed io vi dico che è proprio così. Questo significa lavorare bene e così si dovrà continuare a fare, chiunque verrà dopo di me dovrà proseguire in tal senso perché alla fine è questo il lavoro che paga – ha concluso Battaglioni “.

Sarebbe delittuoso porre termine a questa opera avviata diversi anni fa con impegno e dedizione. Battaglioni lascerà, se ne andrà come dice lui facendo la felicità di tutti quelli che in questi otto anni di calcio ( tra cui una partecipazione anche alla serie B ), lo hanno invitato a gran voce ad andarsene. Se ne andrà, chissà? Ma forse lo farà con un titolo nazionale conquistato dalla Beretti, il rammarico di non aver potuto far disputare questa finale a Fermo, ma con la soddisfazione di aver conquistato la salvezza sul campo. Se ne andrà perché forse stanco di combattere contro tutto e tutti, il primo di Luglio consegnerà le chiavi del campo in Comune e da quel momento si volterà pagina. Fermo nuova Provincia, Fermana calcio, punto e a capo. Se per la città inizia una nuova era, molti dubbi e pochissime certezze per il futuro calcistico.