Mercoledì 29 ottobre è una data che entra nella storia della città di Fermo: la Camera dei Deputati ha approvato infatti l'istituzione della quinta Provincia delle Marche, dopo una giornata fatta di passaggi tecnici in Commissione Bilancio e in aula e di tifo da stadio in città.

Attraverso radioline e televisori a Fermo e nel comprensorio i "tifosi" del nuovo ente hanno seguito in diretta i lavori parlamentari per tutto il pomeriggio. E pullman e molte auto private sono persino andate in trasferta a Roma. Alle 20,30 triplice fischio dell'arbitro, per inciso sotto la formula "la Camera approva": festeggiamenti e caroselli di auto, gioia per monti e per valli.

Il provvedimento in discussione alla Camera riguardava l'istituzione di tre Province: Barletta-Andria-Trani (Provincia "tricefala"), Fermo, Monza-Brianza e aveva come relatore il deputato di Forza Italia Giulio Schmidt. Il testo approvato comprendeva le integrazioni proposte dai deputati Francesco Zama (Forza Italia) e Italo Tanoni (la Margherita), concernenti appunto la Provincia di Fermo. Hanno invece dichiarato voto contrario i deputati marchigiani Giulio Conti (AN) e Orlando Ruggeri (la Margherita). L'ultimo passaggio avverrà ora al Senato, ma è il caso di dire che "il più è fatto".

La nuova Provincia diventerà effettivamente operativa a partire dal 2009, quando un semplice decreto del Ministero dell'Interno segnerà l'inizio dell'agognata "vita nova" per il fermano: non è stato possibile destinare fondi da subito a questo scopo. Ma tra 6 anni i 40 Comuni che sin dal 1989 avevano deliberato la loro adesione al progetto e i loro 160 mila abitanti (sui 360 mila dell'attuale Provincia di Ascoli) avranno quella autonomia che chiedevano da tempo e che avevano perduto da 140 anni.

Ad Ascoli, infine, il sindaco Celani ha espresso la sua amarezza per la "dipartita" dei 40 Comuni sotto altra Provincia, lamentando che i soldi che sono stati trovati ieri non sono stati trovati in passato per infrastrutture, compresa la "mare-monti" che i fermani chiedevano da sempre o una ecumenica "Ascoli-Fermo". Celani ripone le fioche residue speranze nel passaggio del provvedimento al Senato. Il presidente della Provincia Colonnella ha avuto commenti meno accesi, ritenendo però che la divisione sia più dannosa che utile. Colonnella, lo ricordiamo, aveva proposto di modificare l'attuale ente Provincia di Ascoli in una costituenda Provincia di Ascoli-Fermo.