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Nuova chiesa a Cretarola

Sant'Elpidio a Mare | Presto un incontro per definire l'accordo di programma

di Stefania Ceteroni

La chiesetta di legno resterà a disposizione del clero: è questo uno dei "paletti" fissati a tutela dell'interesse della comunità di Cretarola che a quella chiesetta è particolarmente legata. 

A fugare ogni dubbio è un amministratore del posto, il capogruppo diessino Franco Belletti: sia che il comune acquisisca solo la piazza, sia che acquisisca anche la chiesetta, quest'ultima resterà a disposizione del Clero e non avrà altra destinazione che non sia quella di un luogo di culto. Su questo ha voluto essere chiaro e preciso, a scanso di equivoci e affinché non si alimentino preoccupazioni infondate.

Allo stesso tempo, però, per non alimentare aspettative in merito alla costruzione di una chiesa nuova, Belletti ha voluto chiarire alcuni aspetti della questione, delicati e complessi. Bisogna innanzitutto ricordare che il cammino è iniziato circa un anno e mezzo fa, in vista della sigla di un accordo di programma tra amministrazione comunale, parrocchia, Istituto Diocesano di Sostentamento del Culto e provincia di Ascoli Piceno per la realizzazione di una nuova chiesa nella frazione.

Ad oggi, pare che ci sia tutta la volontà da parte dell'amministrazione comunale di arrivare a tale accordo ma ancora il cammino appare piuttosto lungo e non si può certo dire che si sia in dirittura d'arrivo. "Ci siamo mossi con i piedi di piombo - chiarisce Franco Belletti - soprattutto perché ci siamo trovati davanti ad una situazione piuttosto complessa".

Dopo diversi passaggi in maggioranza, si è giunti a dare mandato all'amministrazione affinché segnasse le tappe di un preciso iter da seguire. Cammin facendo, le indicazioni alle quali si è arrivati sono state diverse da quelle inizialmente previste.

"Una di queste - aggiunge Belletti - è che la chiesetta di legno debba comunque restare a disposizione del Clero".

Una questione tutt'altro che trascurabile è poi quella dell'impatto ambientale relativo alla zona individuata per la realizzazione della nuova chiesa. "Il parere dell'ufficio è stato favorevole all'accordo di programma perché di forte interesse pubblico, ma si parla anche di impatto ambientale - prosegue Belletti - Attorno a ciò abbiamo riflettuto a lungo e prima di fare qualunque mossa è necessario il benestare della Sovrintendenza".

Nei giorni scorsi si è avuto un incontro interlocutorio con il parroco, Don Nicola, che sarà seguito, a breve, da un incontro tra tutte le parti per definire le linee dell'accordo. Quanto alla tempistica, giunti all'accordo preliminare si dovrà passare per la Sovrintendenza che dovrà dare il suo nullaosta, poi si andrà in consiglio comunale.

17/09/2003





        
  



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