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La pericolosità sismica

| Considerazioni geologiche sul territorio di San Benedetto e degli immediati dintorni.

di Stefano Taffoni

La nostra regione è stata classificata dal CNA a livello nazionale subito dopo la Calabria tra le regioni a maggior pericolosità sismica.
Il 96.5 % del territorio delle Marche    risulta classificato sismicamente come appartenente alla seconda categoria , il che equivale a dire che i terremoti avvenuti nella nostra regione hanno registrato intensità medio - alte, ma non hanno mai raggiunto i valori massimi di intensità che invece  sono stati rilevati nelle zone che vengono classificate di prima categoria.
Come è classificato il restante 3.5 % del territorio regionale?
Questa piccola fetta di territorio non risulta classificata sismicamente, in pratica ciò significa che i terremoti non hanno avuto storicamente  una intensità tale da provocare danni degni di nota alle cose e alle persone.

Fortunatamente, S. Benedetto del Tronto, Grottammare, Cupra Marittima, rientrano in questo 3.5% .
La spiegazione scientifica di questo fatto risiede nella particolare struttura geologica della nostra regione costituita da terreni sedimentari e da strutture geologiche di dimensioni medio piccole intensamente fratturate .
L'energia dovuta alle spinte della crosta terrestre,  si accumula all'interno di queste strutture, generando i sismi nel momento in cui si supera la resistenza delle rocce e avvengono delle fratture al loro interno, questi sismi vista la poca energia accumulata, risultano di intensità intermedia.

I territori comunali di S. Benedetto del Tronto, Grottammare, Cupra Marittima, ma anche delle limitrofe Martinsicuro, Alba Adriatica,  si trovano in una situazione geologica  ancor più favorevole poiché nel sottosuolo per uno spessore di circa 3.000 m si incontrano terreni prevalentemente argillosi senza  faglie e ancora più in profondità altre argille in grado di assorbire i movimenti  crostali e i sismi come un cuscino, deformandosi piuttosto che rompendosi lungo delle faglie.
 Si può quindi affermare che nel nostro territorio i terremoti che sono avvertiti da tutta la popolazione  sono sempre di provenienza lontana e di conseguenza di intensità molto bassa.

* Geologo 

28/03/2003





        
  



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