Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

La diva racconta il divo: Silvana e il suo Albertone

San Benedetto del Tronto | Martedì 10 luglio in piazza Giuseppe Sacconi, di fronte al maestoso Torrione, Silvana Giacobini ha presentato in un altro appuntamento di "Incontri con l'autore" la sua biografia non autorizzata su un mito del Cinema italiano, Alberto Sordi.

di Simone Amabili

Silvana Giacobini

Guidata dall'avvocatessa Roberta Alessandrini e da Mimmo Minuto, la giornalista ha cercato di rivelare delle curiosità sul personaggio esaminato in modo molto approfondito e originale nel libro spiegando anche il perché di un cambio di rotta quasi improvviso: dopo aver trattato di Diana d'Inghilterra, di Sofia Loren e di Hillary Clinton ora era il momento di un uomo che però ha qualcosa in comune con le altre figure, una grande autodisciplina che non sfociava mai in un credere in sé stessi narcisistico ma era la chiave di volta per superare l'ostacolo.

E di ostacoli, Alberto, nella sua carriera ne ha affrontati molti. A quindici anni dalla sua scomparsa, la giornalista ha ricordato un uomo che "è rimasto nel cuore, nella fantasia e nella ragione di tantissimi italiani". Un uomo che è riuscito a rappresentare tutte le mille facce dell'Homo Italicus evidenziando i pregi ma soprattutto i tic e i grandi difetti dell'Italia e degli italiani arrivando in diverse occasioni anche a precedere gli eventi.

Incalzata dall'avvocatessa, la Giacobini ha ricordato il suo primo incontro con Alberto, un incontro fatto di avances notturne abilmente rifiutate e da galanterie giornaliere e gentilezze che un attore come lui sapeva benissimo fare alla lunga serie di donne che nella sua vita ha incontrato ma che non hai mai sposato e forse neanche davvero amato, tranne una, il suo unico vero grande amore: Andreina Pagnani conosciuta da tutti nelle vesti della moglie del Commissario Maigret. Uta Franz, la Principessa Soraya, Andreina, Silvana Mangano, Monica Vitti e tante altre sono state le donne di Alberto ma soltanto due sono state le sue vestali, quelle che, non sposandosi, gli sono state sempre vicino esaminando attentamente ogni donna che sperava in una vita insieme a lui: le sorelle Aurelia e Savina, la prima nota come la Signorina Sordi e nota purtroppo per "il pasticcio dell'eredità" a cui è dedicato un capitolo del libro.

Ricordando poi un altro maestro del cinema italiano da poco scomparso, Carlo Vanzina, la giornalista ho sottolineato come anche nei "film di Natale" di Enrico e Carlo, tanto criticati e vituperati dalla critica ma tanto amati dal pubblico, ci sia la possibilità di vedere la rappresentazione delle mille facce dell'italiano medio così come anche nella celebre saga di Paolo Villaggio nei panni del ragionier Fantozzi.

Ricordando poi alcuni successi e insuccessi di Alberto, la Giacobini ha ripercorso le vicende che hanno caratterizzato la sua carriera: le prime esperienze milanesi, quindi i primi secchi rifiuti, i continui tentativi di rialzarsi con le prime occasioni da generico, le collaborazioni con De Sica e con Fellini con Lo Sceicco Bianco e i Vitelloni, i film con Steno e il rapporto con Totò cominciarono a scrivere il nome di Alberto nell'Olimpo della cinematografia.

A questo proposito, la giornalista racconta il segno tangibile dell'inizio vertiginoso della sua ascesa: uno sputo di Totò sulla nuca di Alberto che sul set di "Totò e i re di Roma" di Steno si esibiva in maniera eccellente nel suo monologo mettendo in secondo piano il Principe Antonio de Curtis che, cercando di attirare di nuovo su di sé l'attenzione, sputò sulla nuca di Sordi consacrandolo al successo. I produttori scalpitavano per chiamare Alberto nei loro film, gli stessi che agli inizi della carriera addirittura cancellavano il suo nome dalle locandine. 

Il successo e i guadagni arrivarono immediatamente e a questo proposito la Giacobini ha sfatato il mito del "Sordi avaro" raccontando di quanta beneficienza avesse fatto in seguito all'alluvione del Tevere e quanto avesse messo a disposizione per la costruzione di strutture per i giovani attori in difficoltà come lo era stato lui. "Alberto aveva fatto beneficienza come deve essere realmente fatta: in silenzio" ha dichiarato la giornalista.

Un uomo generoso, buono, che non era in grado di litigare con nessuno, un uomo che, nel suo ultimo incontro con Silvana, l'ha baciata in maniera paterna sulla guancia. "Guardo quella foto e mi sembra di vedere mio padre che mi bacia. Ultimamente Alberto gli somigliava sempre di più" ha ricordato quasi commossa la Giacobini.

Prima di chiudere la serata, la giornalista ha voluto spronare tutti i ragazzi che hanno ricevuto i loro primi no in questo e in qualsiasi ambito lavorativo a tenere duro, a non arrendersi, a continuare a sognare come ha fatto Alberto. Questo è accaduto in una fresca serata d'estate protetti dal Torrione di San Benedetto del Tronto: una Diva come Silvana Giacobini ha raccontato un Divo come il grande Albertone.

12/07/2018





        
  



1+1=
Silvana Giacobini

Altri articoli di...

San Benedetto

12/10/2022
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
10/06/2020
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
27/01/2020
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
25/01/2020
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
19/01/2020
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
13/01/2020
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
10/01/2020
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
10/01/2020
Premiato il cortometraggio intitolato "Sogni di Rinascita- Sibillini nel cuore" (segue)

Cultura e Spettacolo

31/10/2022
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
27/10/2022
53 anni di Macerata Jazz (segue)
26/10/2022
Il recupero della memoria collettiva (segue)
26/10/2022
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
22/10/2022
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
20/10/2022
La Nuova Barberia Carloni apre un tris di spettacoli (segue)

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji