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Grottammare, si insedia il nuovo Consiglio Comunale

Grottammare | Facce ed Emozioni vecchie e nuove, qualche lacrima, applauso e scintilla; il secondo mandato amministrativo Piergallini, si apre come si era chiuso il primo.

di Umberto Sgattoni

Nel tardo pomeriggio di ieri  lunedì 25 giugno 2018  si è tenuta nella Sala Consiliare del Palazzo Municipale di Grottammare, la prima seduta del nuovo Consiglio Comunale, uscito dalle urne - e configurato dall'esito elettorale - di domenica 10 giugno.

Le Premesse: l'esito delle Elezioni del 10 giugno
La coalizione civica di centro-sinistra guidata dal prof. Enrico Piergallini ha bissato la vittoria delle elezioni del maggio di cinque anni fa (migliorando di gran lunga il 52,1 % ottenuto nella tornata elettorale del 2013) attestandosi al 62,9 % dei voti.
Staccati - in quella che è stata una vera e propria Caporetto elettorale - gli sfidanti.
Il candidato (e già consigliere comunale d'opposizione) Lorenzo Vesperini (che si presentava con una coalizione costituita da due liste civiche ed in extremis aveva ottenuto il sostegno ufficiale del centro-destra) ha ottenuto il 24,6 %; il Movimento Cinquestelle (candidato Sindaco Alessandra Manigrasso) si è attestato (in negativa controtendenza rispetto ai lusinghieri risultati ottenuti dal M5S nelle recenti elezioni nazionali del 4 marzo, anche a Grottammare) ad uno striminzito 8,5 %; niente da fare - invece - per Giuliano Vagnoni (Popolo della Famiglia), rovinosamente disarcionato da cavallo in questa tornata elettorale: per lui, niente scranno in Consiglio Comunale.

Una breve analisi delle elezioni del 10 giugno a Grottammare.
Sia sotto il profilo delle percentuali, che nel merito dei voti complessivi ottenuti (anche in relazione alle elezioni del 2013), la coalizione civica di centro-sinistra (presentatasi con un tandem di liste - la storica Solidarietà e Partecipazione e quella denominata "Città in Movimento" al secondo appuntamento elettorale) ha conseguito una vittoria schiacciante; e - per certi versi, sempre stando ai meri dati - imbarazzante per chi contro di essa competeva.
Non inganni - infatti - che in termini di seggi in Consiglio Comunale, il gruppo consiliare guidato da Lorenzo Vesperini nella nuova configurazione uscita dalle elezioni del 10 giugno, abbia ottenuto 4 Consiglieri (2 in più rispetto al 2013).
Non è altro, però, che una "illusione ottica" che non tiene conto del fatto che le opposizioni (nel nuovo Consiglio Comunale grottammarese insediatosi ieri) nel loro insieme e nel loro complesso, ottengono un consigliere in meno, naturale conseguenza e conferma - appunto - della più gravosa sconfitta maturata in questo 2018, rispetto a quella del 2013.
In ciò, non può essere di alcun conforto, neppure il mancato raggiungimento di un ballottaggio (che avrebbe sancito, sia pure simbolicamente, un balzo in avanti).
Si consideri, altresì, che la coalizione guidata da Lorenzo Vesperini (che in qualche modo includeva una lista - Città Futura - che richiamava, almeno nominalmente ed in qualche suo esponente a quella "Grottammare Futura" che sembra scomparsa dai radar della politica grottammarese) non è riuscita a tenere - in termini di voti e percentuali - la somma dei voti figurativa e complessiva che la coalizione civica/ di centro-destra guidata nel 2013 da Filippo Olivieri (18,6%) e "Grottammare Futura" guidata dall'Architetto Mariani (11,76 %) avevano raccolto nella tornata elettorale di cinque anni fa.
Insomma, il risultato raggiunto dalla coalizione guidata da Vesperini (24,6 %) è ben al di sotto della somma algebrica (29-30 % circa) che tecnicamente doveva essere base di partenza, minima e sindacale.
Infine, un'ultima considerazione: c'è infatti da rilevare che l'11% conseguito nel 2013 dalla lista guidata dall'Avv. Maria Grazia Concetti (in cui peraltro risultava incluso il consigliere Vagnoni), solo - ed eventualmente in minima parte - è confluita a sostegno del Vagnoni stesso (e tantomeno del Vesperini) e più probabilmente si è dispersa a favore (e sostegno) non di chi ha perduto, ma di chi ha vinto con maggior scarto in questo 2018.
Débacle completa dunque – stando ad un'obiettiva ed impietosa analisi dei dati – che necessiterebbe (e consiglierebbe) onesta autocritica e profonda riflessione.
Per quanto concerne il M5S grottammarese, potremmo dire "idem con patate"; le percentuali, parlano di un esiguo aumento attestabile e quantificabile in un paio di centinaia di voti (712 voti - 8,5 % / Elezioni Comunali 2018; rispetto ai 568 voti - 6,46 / Elezioni Comunali 2013); ben lontani - anni luce - dai successi del MoVimento a livello nazionale, nonché in assoluta controtendenza rispetto al consenso ottenuto dai Cinquestelle a Grottammare, alle Elezioni Politiche nazionali del Marzo scorso.
Eppure, la Manigrasso - interpellata dal sottoscritto su chi avrebbe appoggiato in caso di eventuale ballottaggio che l'avesse vista esclusa - si era espressa in maniera inequivocabile, decisa e perentoria: "vinceremo", disse.
Un ottimismo, sgretolato e sciolto - come neve al sole - alla dura e cocente realtà dei fatti.

Giuramento del Sindaco, Discorso d'Esordio del Consigliere Anziano, Insediamento del Consiglio Comunale.
Al netto dell'adempimento delle procedure regolamentari (coordinate dal Segretario Comunale Dott.ssa Piazzolla), la seduta si è aperta con il discorso d'apertura del Consigliere Anziano Luigi Travaglini: il già Consigliere Provinciale PD, d'un lato ha inteso ringraziare tutti i cittadini che con il loro voto hanno consentito la rielezione del nuovo Consiglio Comunale, dall'altro ha chiosato, con declamazione ferma ma tono pacato: "la campagna elettorale è finita" - ha affermato il Travaglini - "ora, tutti compatti - destra e sinistra - nell'interesse della Città".
Si è proceduto, poi, al regolare insediamento del Consiglio Comunale ed al Giuramento del Sindaco.
Nel discorso d'insediamento, fascia tricolore al collo, il Sindaco Piergallini ha inteso rimarcare che l'impegno e la dedizione che ritiene lo abbiano contraddistinto nei cinque anni passati (sia pur con rinunce e sacrificando famiglia, affetti, passioni ed interessi personali), caratterizzerà, ispirerà e concreterà anche i suoi prossimi cinque da Primo Cittadino: "vi parlo con il cuore" - ha detto il leader di Solidarietà & Partecipazione, esprimendo altresì la fiducia che ripone - a suo conforto e sostegno - "in una squadra formidabile" con cui intende affrontare, amministrativamente parlando, "anni non facili".
Poi, il Sindaco Piergallini ha posto l'accento sulle linee-guida ed ispiratrici del suo mandato: "la politica può essere alta e bassa; non è questione di destra o di sinistra" ha detto; per il Piergallini la Politica Alta è quella tesa al perseguimento del "Bene Comune"; «per politica bassa, intendo» - ha poi puntualizzato il Sindaco di Grottammare - «quella che parla alla pancia e va dietro al consenso». Primo attacco ai cosiddetti "populisti".
«Niente alibi» - ha aggiunto il prof. Piergallini lasciando volteggiare nell'aria la metaforica "ascia di guerra" dissotterrata, all'uopo, per l'affermazione: «la politica bassa, la osteggeremo - simbolicamente - armi in mano».
«Bisogna avere sempre il coraggio di cambiare;» - ha inoltre affermato perentorio il leader di Solidarietà e Partecipazione - «chi non vuole cambiare, è debole e senza coraggio».
Infine, una frecciata al Governo nazionale, alludendo alle politiche inerenti ai temi dell'immigrazione ed integrazione.
«La nostra politica» - ha ripreso Piergallini - «si ispirerà alla Pace ed alla Tolleranza; alla Difesa del Territorio (a tal riguardo ha inteso citare il Prg come baluardo a difesa del territorio e quale esempio di alta politica ndr), alla difesa dei Beni Pubblici dalle speculazioni dei privati».
Inoltre, d'un lato ha espresso la volontà di proseguire - in continuità - e nell'alveo dell'attuazione delle politiche culturali già da lui promosse sia come Sindaco che come Assessore alla Cultura/Formazione e ai Talenti ("continuiamo a scavare nelle radici") e dall'altro si è detto convinto del dover insistere nella promozione di politiche di apertura della città: in quanto, si è detto assolutamente contrario ad una "città muta", che non vede e "con la bocca cucita", perché "nessuno ha insegnato dove vedere e come esprimere sé stessi"; no alle barriere; no all'esclusione; ma anche un no "agli esami del sangue", perseguendo e promuovendo politiche di inclusione.
"Amministreremo bene, se avremo questa idea alta della politica" - ha detto il Primo Cittadino grottammarese, lasciandosi andare, poi, ad un eco savianiano, che insieme ha tradito e palesato l'orgoglio di una matrice ed appartenenza politica ed ideologica, che va al di là del mero incarico assegnatogli: "Così" - ha detto in conclusione del suo discorso di insediamento il Piergallini - Grottammare sarebbe rimasta "immune" dai cambiamenti politici che interessano e stanno caratterizzando la politica nazionale: altro attacco - per nulla velato e celato - al Governo giallo-verde Nazionale.

Stefano Troli Presidente del Consiglio Comunale: "datemi una mano".
Presidente del Consiglio del Comunale con il pieno consenso della maggioranza (con astensione della minoranza Grottammare Città Unica / M5S - esito: 12 favorevoli / 5 astenuti) è stato eletto Stefano Troli, già Assessore alla Qualità Urbana ed alle Manutenzioni.
"Grazie a tutti;" - ha detto il Troli - "cercherò di essere all'altezza del ruolo di Alessandra (Alessandra Biocca, Presidente del Consiglio Comunale uscente ndr); datemi una mano; buon lavoro".
Lorenzo Vesperini, dagli scranni dell'opposizione, motiva l'astensione: "ci asteniamo" - ha detto - "perché non siamo stati minimamente presi in considerazione".

Il Nuovo Consiglio Comunale: Novità e Conferme
Si è proceduto - quindi - alla nomina di Assessori e Consiglieri Delegati.
Si profilano alcune novità: innanzitutto, la costituzione di nuovi assessorati che cambiano nel nome, implementano ed accorpano competenze e pertinenze di alcuni ed altri precedentemente esistenti; inoltre, ai Consiglieri Delegati per determinate materie, tematiche e problematiche, si aggiungeranno alcuni consiglieri che lavoreranno in Staff con gli Assessori.
Alessandro Rocchi, resta Vice Sindaco e sarà Assessore alle Risorse ed all'Innovazione (aggiungendo alle sue competenze/pertinenze anche quelle - per ammissione dello stesso Rocchi - delicate ed importanti, inerenti a Smart City ed Open Data); Lorenzo Rossi (già Assessore al Commercio ed alle Attività Produttive, Politiche Giovanili e contro la Crisi) diventa responsabile di un "superAssessorato" che sostanzialmente includerà Attività Produttive e Politiche del Turismo; Alessandra Biocca sarà il nuovo Assessore alla Sostenibilità e Salute; Manolo Olivieri quello alla Partecipazione ed Opere Pubbliche; Monica Pomili, quello all'Inclusione ed alla Comunicazione.
Fra i Consiglieri Delegati: Bruno Talamonti si occuperà di "Manutenzione e Sicurezza", Flavio Vespasiani si dedicherà alle politiche e tematiche inerenti i progetti comunitari; Luigi Travaglini avrà la delega ai Rapporti con i Quartieri e Viabilità; Stefano Novelli (Pianificazione Urbanistica e Dialogo fra i Popoli); Cristina Baldoni (Politiche Scolastiche e Consiglio Comunale dei Ragazzi).
I Consiglieri che collaboreranno in Staff con i vari Assessori/Assessorati saranno Samuela Castelletti, Stefania Fares, Martina Sciarroni, Alessandra Mosca, Jonathan Chiappini.

Le Dichiarazioni degli Assessori e dei Consiglieri Delegati neo-eletti
Ciascuno degli Assessori, Consiglieri Delegati e membri dello staff degli assessorati comunali, hanno inteso esprimere un breve pensiero ad esordio della loro esperienza consiliare.
Stefano Novelli: "Solidarietà a Roberto Saviano"
Il Consigliere Stefano Novelli - con il consueto eloquio forbito e cesellato da suadenti note dal retrogusto veterolinguistico - ha inteso rivolgere "il saluto ed omaggio" al Sindaco, alla maggioranza, all'assemblea, sottolineando come lo aspetti un compito "affascinante" che "non oso definire entusiasmante" per l'impegno delicato che lo contraddistinguerà; Novelli - come neo Capogruppo Consiliare di Solidarietà e Partecipazione (gruppo unitario a dispetto delle due liste civiche distinte che componevano la coalizione civica guidata dal Piergallini) ha inteso ringraziare il capogruppo uscente Dott. Cesare Augusto Carboni.
Dopo questa premessa - per così dire "arcadica" - il Novelli è sceso nell'agone della realtà, rilevando come nella società si stiano "consumando lacerazioni ed attitudini brutali".
«Abbiamo assistito» - ha detto il neo Capogruppo di Solidarietà e Partecipazione - «a navi lasciate alla deriva ai flutti del Mediterraneo ed a bimbi in gabbia, nei pur civilissimi Stati Uniti d'America». In conclusione Novelli, marcando con maggior forza la matrice ideologica del suo intervento, ha espresso solidarietà a Roberto Saviano - sperando ed auspicando - che l'intera assemblea si unisse al suo accorato appello.

Lorenzo Rossi: "Enrico, sodale e maestro ..."
Lorenzo Rossi - figlio del politico locale Massimo (già esponente di Democrazia Proletaria, poi di Rifondazione Comunista e per due volte Sindaco di Grottammare), plaudente e sorridente in platea a rimirare il promettente rampollo - è risultato il candidato Consigliere con più preferenze.
"Ringrazio il Sindaco, faccio gli auguri alla Giunta e ringrazio in particolare tutti i cittadini che hanno sostenuto Solidarietà e Partecipazione; non mi aspettavo questo consenso, e sento di non doverlo deludere" - ha detto Rossi il Giovane, sostanziale continuatore ed erede in città della "dinastia" politica familiare.
«Enrico» - ha aggiunto Lorenzo Rossi - «è stato sodale e maestro»; l'esponente politico comunista non ha poi nascosto che nelle sue mani, in questo mandato amministrativo si concentrerà tutta la progettazione delle attività economiche e turistiche cittadine.   In soldoni: una solida base e rampa di lancio per mettersi in gioco e proporsi, fra cinque anni, quale candidato outsider (di ispirazione comunista) in "opposizione" ad una componente renziana (o se vogliamo centrista) che - all'interno della coalizione di centro-sinistra - sulla carta, dovrebbe comunque avere ancora il suo peso, negli equilibri complessivi e nella tenuta della maggioranza.  Dulcis in fundo, il Rossi non ha mancato di deliziare gli astanti con una caratterizzazione ideologica - d'antan - vetero-marxista, sottolineando come il suo operato sarà improntato alla cooperazione e non alla competizione e teso e rivolto contro l'individualismo sfrenato e vorace del profitto.

Restando in tema di sentimentalismo - sia pure di altro genere e natura - Alessandra Biocca, da parte sua, si è commossa per l'incarico di Assessore concessole.
Bruno Talamonti, è stato lapidario: «sarò retorico» - ha affermato il Talamonti non accorgendosi dell'ossimoro semantico e dialettico nel quale, con la sua bruciante schiettezza e spontaneità, si stava impelagando - «ma sono stato eletto e devo ringraziare i miei elettori».
Martina Sciarroni, ha affermato con orgoglio: "la mia, è una delega al futuro".
Stando all'avviso di Luigi Travaglini, la sua delega è in assoluta continuità con il lavoro che per tanti anni ha svolto come dipendente municipale; Flavio Vespasiani ha invece auspicato il suo fattivo impegno teso a risvegliare "il senso europeo" della città; Cristina Baldoni - infine - da nipote di maestra, figlia di insegnante e madre, ha espresso la speranza ed il convincimento di voler e poter dare il suo contributo civico concreto e puntuale, nell'incarico che gli è stato assegnato.

Interventi dell'Opposizione Consilare.
L'incorreggibile ottimismo di Vesperini: "Il 25 % ottenuto alle Elezioni Amministrative è una buona base".
Squadra che vince non si cambia ... ma squadra che perde?
Stando a quanto visto in questa prima seduta di nuovo Consiglio Comunale grottammarese, anche squadra che perde non si cambia.
Eh sì, perché "mister" Vesperini, resta fedele al suo modulo ed alla sua tradizionale "filosofia di gioco" - al di là dei risultati di bassa classifica - ottimistica e muscolare.
«Finalmente» - ha esordito Lorenzo Vesperini - «si è ricostituita un'opposizione compatta; non un'opposizione stampella della maggioranza; non soprassederemo più; sarà un'opposizione dura e determinata».
Quanto al 25 % ottenuto alle elezioni - a dispetto della matematica, della realtà fattuale e del buon senso - Vesperini si dichiara ostinatamente e pervicacemente ottimista: "adesso" - ha affermato il Capogruppo di opposizione - "abbiamo la forza ed una buona base".
Un approccio - quello della politica muscolare - cui il Vesperini ha abituato gli osservatori ed analisti della politica grottammarese degli ultimi cinque anni; e sul quale, evidentemente - a dispetto di tecnica e raffinatezza, nonché di incisività ed efficacia di manovra - intende proseguire a farvi affidamento.
Ad un tratto, però, nel corso del suo intervento - forse di fronte ad una palpabile perplessità aleggiante in sala (e fra gli scranni consiliari) di fronte alle sue dichiarazioni - torna per un attimo sui suoi passi, riconoscendo (vivaddio!) che la vittoria di Solidarietà e Partecipazione c'è stata.
Ma è questione di un attimo, di fugace illusione.
Perché, poi, riparte a testa bassa e rilancia la posta: "il 25 % è una base buona; dovremo conquistare quel 40 % che non ha votato e non mollare di un centimetro".
«E' finita la campagna elettorale?» - si domanda poi il Vesperini richiamandosi all'esordio del Consigliere Anziano in apertura di seduta; ed aggiunge lapidario: "la campagna elettorale non finisce mai"; rilanciando la sfida al Sindaco Piergallini su temi quali il Sociale, il Turismo, la Famiglia, auspicando - per giunta - una politica dal basso che si interessi davvero e nel profondo delle problematiche degli ultimi.
Sulla Famiglia, Lorenzo Vesperini si sofferma ed affonda il fendente, attaccando la Legge Cirinnà: "noi siamo per la Famiglia, istituto che si fonda sull'unione di un uomo ed una donna" - ha detto il Capogruppo di "Grottammare Città Unica".
«Noi» - ha inoltre proseguito - «siamo dalla parte degli ultimi, con chi non ha il lavoro, con chi non riesce ad arrivare alla fine mese».   "Non ci piace" - ha quindi puntualizzato e rimarcato Vesperini -"essere professori e bacchettoni, ma coerenti e concreti".  Nel richiedere l'implementazione di spazi di confronto e di dibattito (anche e soprattutto in sede di commissione), ha altresì invitato - Sindaco e maggioranza - a non strumentalizzare l'immigrazione: «non staremo a guardare ed a sentire idiozie sull'immigrazione» ha tuonato belligerante.

Alessandra Manigrasso: "grazie agli elettori che ci hanno permesso di essere ancora qui".
Più morbida, ecumenica e - per così dire - "gandhiana", Alessandra Manigrasso (M5S): «ringrazio gli elettori che ci hanno permesso di essere ancora qui».
Auspicando l'inizio di una nuova collaborazione, il Consigliere Cinquestelle ha delineato i temi su cui verterà l'impegno del suo gruppo: istituzionalizzazione dei quartieri; inserimento dei moderatori nelle assemblee partecipate; Question time nei Consigli Comunali.
"Vogliamo essere considerati anche qui", ha concluso il Consigliere "grillino".


Altri interventi di Consiglieri di opposizione:
Per Antonella Ciocca, è stata una campagna elettorale dura; ma, in relazione all'ostentata soddisfazione di diversi Consiglieri di maggioranza per la vittoria elettorale, la Ciocca - con garbo ma senza tentennamenti - ha stigmatizzato che "parlare di vittoria" in quella maniera, sia stato a suo avviso sbagliato ed inopportuno: "non è un Gratta e Vinci" - ha chiosato la Consigliera di minoranza.
Improntati ad apprezzabile semplicità, bonomia e spirito di servizio, gli interventi di Luigi Valentini e di Maurizio Pasquali, new entries in Consiglio Comunale.

Repliche della maggioranza a Vesperini

Al muscolare e focoso intervento del Consigliere d'opposizione Vesperini, la contraerea della maggioranza non si è fatta attendere.
Il Presidente del Consiglio Comunale Troli ha inteso affermare: "sono fiero di Minniti".
Ed il Sindaco Piergallini ha rilanciato il contrattacco, esprimendo delusione nel dover riscontrare sin dalla prima seduta quella che ha inteso definire – fra maggioranza e Consigliere Vesperini – "una differenza linguistica ed ideologica" profonda.
«E' un'aggressione verbale che non lascio cadere» - ha detto un furente Enrico Piergallini, che in primo luogo ha espresso il convincimento che l'emergenza migratoria non è il primo problema del nostro Paese ed in secundis ha accusato Vesperini di offendere la categoria dei professori.

La Polemica sui "Professori": scontro tra Vesperini e Piergallini
Chiamato in causa, quale denigratore della categoria dei professori, il Consigliere Vesperini senza scomporsi ha richiamato d'un lato il Sindaco ad uscire dal fraintendimento strumentale e pretestuoso di una polemica montata ad arte, dall'altro lo ha invitato a fare esercizio ed atto di umiltà, confrontandosi con la realtà dei fatti e con le situazioni e le problematiche quotidiane della gente comune e degli ultimi.
Altresì ha invitato il prof. Piergallini ad abbandonare quell'atteggiamento spocchiosamente professorale (atteggiamento che – non a caso, registriamo, spesso e volentieri – viene contestato dai più diversi oppositori ad una certa sinistra, la quale, al netto della propria presunta superiorità morale e culturale, elude la realtà fattuale ed i problemi che coinvolgono e travolgono la gente comune ed in special modo le persone meno tutelate e più indifese).
Va dato atto - in tutta onestà e ad onor del vero - che nelle parole di Vesperini riguardo i "professori" non v'era assolutamente alcun intento denigratorio nei confronti della categoria, se non in chi volutamente (non sta a noi dire se in malafede, in maniera pretestuosa o per opportunità politica) avesse voluto vedercelo.
Essere contro un atteggiamento professorale - tipico peraltro di chi possa avere incarnato il mito ed il furor poetico dell'egemonia culturale - è ben altra cosa che avercela con la categoria dei docenti!
E stupisce davvero che una persona sulla carta - istruita e laureata - quale il prof. Enrico Piergallini, Sindaco di Grottammare, non si sia accorta della differenza semantica e sostanziale, cui, sia pure a parole sue e con il suo tipico incedere verbale, il Vesperini alludeva.
Stupisce davvero, che un professore di lettere, non abbia saputo cogliere – nella condivisibile o meno riflessione del Vesperini – un senso palese di critica generale a chi del tono professorale ed accademico, intende fare uno strumento di soggezione, assoggettamento, asservimento funzionale ai propri obiettivi e scopi, a danno e scapito dei più umili, dei semplici e meno istruiti, di chi - cioè - non ha facoltà sufficienti per difendersi con gli strumenti della dialettica e della retorica.   E stupisce a tal punto, che - pur non intendendo fare un processo alle intenzioni - rimane persino difficile, non ritenere plausibile che la reazione del Sindaco in relazione all'intervento di Vesperini, non sia stata funzionale agli scopi di una mera polemica politica pretestuosa.
Ma tant'è stato.
E così, sordo alla replica vesperiniana, il Sindaco ha chiosato: "dopo questo comizio, restano il pantano elettorale e le offese".
E' - forse, questo - il gioco delle parti, il gioco della politica.
Ma noi, non possiamo non registrare che, il contrattacco di Piergallini a Vesperini su questo argomento, è stato sicuramente uno dei punti più bassi dell'intero e complessivo dibattito consiliare.
Non certo riferibile a quella politica alta, con la quale, il Primo Cittadino aveva inteso esordire nel suo discorso di insediamento.

Conclusioni.
Certamente questo Consiglio Comunale di apertura a Grottammare, ha offerto alcuni dati ed elementi significativi; che vanno comunque inquadrati in prospettiva e tenendo conto di alcune dinamiche sottotraccia.
L'Opposizione Consiliare
Il primo dato, è il sostanziale attestamento dell'opposizione su posizioni, moduli ed approcci già noti ed ampiamente praticati negli ultimi 5 anni di Consiglio Comunale; modalità, che hanno dimostrato di non scalfire affatto la solidità della maggioranza (anzi, ne hanno paradossalmente favorito l'aumento percentuale in termini di voto e consenso).
Al momento - autocritica (questa sconosciuta!), ripensamento radicale e ricostruzione di un progetto e di una visione politica dalle fondamenta - l'Anno Zero sembra ancora approdo lontano; ma lo spettro del Sottozero - di conseguenza - è evidentemente ed ampiamente a portata di mano.
La buona volontà ed una politica "muscolare" non bastano per invertire la rotta; servono gambe su cui farla camminare, idee, visioni ed una cultura dialettica e politica che sappia in qualche modo incidere e scalfire la granitica (e quanto mai solida, dato il 62% acquisito) compagine di Piergallini & Co.
Per quanto concerne il M5S, non può non saltare all'occhio la discrepanza profonda fra il risultato ottenuto a Grottammare dal Movimento guidato da Luigi Di Maio alle elezioni nazionali e quello - in assoluta controtendenza - esiguo, per non definirlo irrilevante, quasi da "encefalogramma piatto" e da "minimo sindacale" garantito, raggiunto dai Cinquestelle alle elezioni comunali grottammaresi di giugno.
Solidarietà e Partecipazione: quale futuro da qui al 2023? Si vira verso Sinistra o si va verso Renzi & Macron?
Infine, la maggioranza di Solidarietà e Partecipazione: una maggioranza che - esito elettorale del 10 giugno 2018 - esce rafforzata, sia nel consenso e nei voti complessivi, sia nel peso e nella rappresentanza all'interno del Consiglio Comunale.
Ma sullo sfondo - sia pur paradossalmente - lo spettro di un'implosione sugli allori? Per chi vuole e sa intravedere da qui a cinque anni, le novità potrebbero venire proprio dalla maggioranza.
Non dimentichiamo - infatti - che Solidarietà e Partecipazione nasce come movimento civico la cui anima sostanziale, ideologica, fondante e programmatica è costituita essenzialmente da comunisti/post-comunisti e progressisti, cui poi - strada facendo - si sono aggregate ed aggiunte altre componenti civiche e politiche ...
La domanda sorge spontanea: di fronte a dinamiche palingenetiche all'interno della Sinistra Italiana (si voglia così definire sia quella "modernista" a trazione renzian-calendiana, sia quella che tradizionale, ortodossa o oltranzista fa riferimento a culture di sinistra non propriamente "inscritte" - e talvolta finanche eretiche e contestatrici - nell'orbita del composito universo PD), come si assesterà il centro-sinistra solidale e partecipativo?
Ed in che termini avverrà la successione a Piergallini, nel 2023?
Riteniamo che Lorenzo Rossi, quale ala sinistra "di peso" che in questa tornata elettorale ha portato a casa il maggior bottino di preferenze, intenderà far pesare la sua rilevanza statistica negli equilibri statici ed interni alla coalizione; ma certamente, dovrà tener conto sia della componente (diametralmente opposta) dei renziani (comunque rilevante anche se non palesemente "rilevabile"), sia quella più genericamente progressista (magari più malleabile, ma anche possibilmente più disposta a sacrificare e propendere in nome della "ragion di stato", per l'uno o per l'altro versante).
Cosa accadrà dopo il mandato amministrativo Piergallini?
Solidarietà e Partecipazione virerà verso Sinistra o - piuttosto - verso approdi renzian-calendian-macroniani?
C'è il rischio di una metaforica "Notte dei Lunghi Coltelli" fra gli azionisti di questa maggioranza amministrativa?
E la virata - verso sinistra o verso il centro, in qualsivoglia direzione essa voglia orientarsi - lascerà intatti gli equilibri interni alla maggioranza ed altrettanto integro ed impeccabile il funzionamento dei suoi meccanismi o innescherà - piuttosto ed altrimenti - lo sfaldamento (e lo sbrillamento progressivo) di una gioiosa macchina da guerra che - stando ai fatti del momento - ha superato il tagliando del ventennio e gode di ottima salute?
Staremo a vedere.
In prospettiva, questo primo Consiglio Comunale, non ci ha consegnato nulla di nuovo; che non sia già stato visto e che non rilevi e dia la percezione di un dejà vu.
Pertanto, rebus sic stantibus (e non cambiando nulla all'orizzonte, in termini di discontinuità dell'agone politico cittadino, in special modo all'interno, sul fronte e nell'ambito dell'opposizione, dove - al netto della politica muscolare di Vesperini, peraltro onestamente, da rivedere e discutibile - tutto sembra "come prima e più di prima"), semmai vi saranno eventuali scossoni, movimenti tellurici o mutamenti degni di nota negli equilibri e nelle dinamiche consiliari, riteniamo plausibilmente che essi possano derivare ed essere questione esclusiva - ed ancora tutta interna - alla maggioranza consiliare: che ora, sfiora i due terzi dei consensi.
Ma non sempre l'abbondanza è sinonimo di buona salute.
Ed in linea teorica, l'anima di Sinistra e quella Centrista di "Solidarietà e Partecipazione", a lungo andare, sull'onda di una situazione nazionale in itinere, potrebbero dare i primi segni di cedimento e/o di implosione.
Fino ad allora - alla resa dei conti - probabilmente, la maggioranza pressoché "bulgara", continuerà a procedere spedita, come fa da venti anni a questa parte.
Staremo a vedere.

 

26/06/2018





        
  



4+2=

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