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Domenica 26 novembre il terzo incontro di In Art

San Benedetto del Tronto | Domenica 26 novembre il terzo incontro di In Art vedrà ospiti la scrittrice Sonia Ciuffetelli e i due musicisti Rosario Giuliani e Luciano Biondini.

di Elvira Apone

la locandina dell'evento di In Art del 26 ottobre

Domenica 26 novembre, sempre dalle ore 18,30 presso il pub Medoc di San Benedetto del Tronto, il terzo incontro della rassegna In Art, organizzata dall’associazione culturale Rinascenza con la direzione artistica di Annalisa Frontalini e in collaborazione con Paolo Soriani, vedrà ospiti la scrittrice Sonia Ciuffetelli, con il suo romanzo dal titolo “Un velo sulla memoria” (Augh! Ed), e il duo formato da Rosario Giuliani (sax alto e sax soprano) e Luciano Biondini (fisarmonica), che si esibirà nel concerto “Cinema Italia”, un omaggio al cinema italiano in cui si ascolteranno temi indimenticabili di film celebri. Filo conduttore della serata sarà, quindi, il cinema, vissuto, rievocato e visto con gli occhi della regista protagonista del romanzo di Sonia Ciuffetelli e commemorato e celebrato attraverso le colonne sonore di film che ne hanno fatto la storia. Modererà l’incontro Sonia Loffreda, insegnante, scrittrice e conduttrice radiofonica.

Sonia Ciuffetelli si è laureata in lettere presso l'Università La Sapienza di Roma e ha conseguito il master in didattica della scrittura. Attualmente è docente di lingua e letteratura italiana e di scrittura creativa. Ha scritto articoli per riviste e periodici e ha collaborato con il quotidiano Il Messaggero, redazione di L'Aquila. Dal 2002 a oggi ha ricevuto numerosi riconoscimenti da giurie di premi letterari, sia per la poesia sia per la narrativa. Il suo racconto d'esordio è “Ordinaria nevrosi dell'anima” (edizioni Tracce). Nel 2006 ha vinto il primo premio al concorso letterario Logos per la narrativa; nel 2008 ha pubblicato “Lampi d'ingenuo” (Perrone Lab, 2008) e nel 2011, con lo stesso editore, “Petali di voce”, una raccolta di poesie sulle atmosfere del post sisma aquilano. Del 2016 è il suo saggio storico-biografico “Non ho vergogna a dirlo” (Portofranco editore). È presidente dell’associazione culturale “Le Muse ritrovate”.

 

Nel romanzo che presenterà domenica 26 novembre al pubblico di In Art Sonia Ciuffetelli racconta una storia che accompagna il lettore nel mondo interiore dei personaggi che rappresenta, in particolare nella sofferenza e nella determinazione della protagonista, Laura, che, in un appartamento sconosciuto, a causa di un corto circuito della memoria, si ritrova con una vita dimenticata da riprendersi. Eppure, grazie alla propria volontà corrosiva, Laura non si smarrisce mai del tutto, ma affronta, insiste, ragiona tra dettagli e forme fatue che piano piano la raggiungono, la sorprendono, lasciandosi guidare dall'istinto, convinta che non avrà nulla da perdere. Poi il viaggio, la città, Torino e il fascino della storia e del presente, l'incontro con Pierluca e il colpo di scena di un click della mente, che ora toglie e ora regala, nel sano gioco tra rimozione e riscoperta. In una narrazione che supera il flusso di coscienza tipico del romanzo psicologico di inizio Novecento e permette al lettore di cavalcare l'emozione e il mondo della protagonista dalla sua parte più intima e segreta, l’autrice affronta l’importante tema dell’identità in un intreccio tra memoria e ricordo, tra dissolvenze e primi piani, tra vita reale e creatività e si interroga, attraverso le vicende di Laura, sul ruolo dei ricordi nel nostro vissuto.

 

Dopo la consueta pausa conviviale, il pubblico di In Art potrà assistere al concerto “Cinema Italia”, attraverso cui due protagonisti della scena jazzistica nazionale e internazionale, Rosario Giuliani e Luciano Biondini, renderanno omaggio al grande cinema italiano, eseguendo brani famosi di film intramontabili firmati da compositori come Ennio Morricone e Nino Rota e rivisitati dalla verve di Rosario Giuliani e dal virtuosismo lirico di Luciano Biondini.

 

Diplomato al Conservatorio L. Refice di Frosinone, Rosario Giuliani ha fatto parte nel 1990 dell'orchestra dei "Giovani talenti del jazz europeo", organizzata per un concerto svoltosi a Roma, sotto la direzione di James Newton. Negli anni successivi, ha collaborato all’ incisione di colonne sonore di film con maestri di fama internazionale come Ennio Morricone, Luis Bacalov, Armando Trovajoli, Nicola Piovani, Riz Ortolani. Nel 1996 ha vinto il premio "Massimo Urbani" e, l'anno seguente, quello "Europe Jazz Contest", assegnatogli in Belgio come miglior solista e miglior gruppo. Nel 2000 ha vinto il “Top Jazz” nella categoria nuovi talenti, nel 2010 è stato premiato miglior sassofonista dell’anno e ha vinto il “Jazz it awards” come migliore sax alto, premio ricevuto di nuovo nel 2013.Tantissime e prestigiose le sue collaborazioni nell’ambito del jazz, dove ha avuto modo di suonare insieme a musicisti di grande valore, tra cui Charlie Haden, Phil Woods, Enrico Pieranunzi, Mark Turner, Cameron Brown, Marc Johnson, Enrico Rava, Richard Galliano e molti altri. Ha suonato in diversi festival nazionali e internazionali, tra i quali il Jazz a Liegi, Gexto Jazz Festival (Spagna), Zagabria Jazz Festival, Umbria Jazz, JVC Jazz Festival (Parigi), Town Hall 2001 (New York), North Sea Jazz Festival (Paesi Bassi), London Jazz Festival, Ankara Jazz Festival. A partire dal settembre del 2000, Giuliani ha cominciato a registrare i suoi ultimi quattro dischi: "Luggage", uscito nell'aprile 2001, "Mr. Dodo", pubblicato nell'ottobre 2002, “More Than Ever”, dell'ottobre 2004, e "Anything Else", del gennaio 2007. Del 2010 è, invece, "Lennie's pennies", che lo vede impegnato con Joe La Barbera, Pierre de Bethmann e Darryl Hall, mentre il suo ultimo lavoro è "Images", uscito nel 2013. La disinvoltura con cui sa trarre dai suoi sassofoni un fraseggio fluido, la naturalezza con cui riesce a ispirarsi ai grandi della storia del jazz, la sua originalità quasi istintiva, identificabile non solo nell’approccio con gli strumenti, ma anche nella composizione delle partiture, gli hanno procurato elogi e consensi da parte della stampa e della critica.

 

Nato a Spoleto nel 1971, Luciano Biondini ha iniziato a studiare la fisarmonica all’età di dieci anni. Con una formazione classica alle spalle e con numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, Biondini, dopo una pausa di circa cinque anni lontano dalla musica e dal suo strumento, si è avvicinato al jazz, soprattutto grazie all’incontro con il chitarrista Valter Ferrero. Nel corso della sua carriera ha collaborato con grandi nomi del jazz, tra cui Tony Scott, Enrico Rava, Mike Turk, Battista Lena, Gabriele Mirabassi, Roberto Ottaviano, Martin Classen, Enzo Pietropaoli, Michel Godard, Patrick Vaillant e ha partecipato a importanti Festival, tra cui Umbria Jazz, Montreal Jazz Festival, Festival Jazz di Londra, Fano Jazz, Skopje Jazz Festival, Festival di Perpignan, Lipsia Jazztage, Festival di Nancy e molti altri.

In questo concerto, che abbraccia oltre trent’anni di cinema italiano, i due musicisti esprimono un punto di vista musicale contemporaneo, che non tradisce mai la melodia dei celebri temi che ripropongono ma, allo stesso tempo, li presenta con una nuova e personale vitalità che, da un lato, li valorizza e, dall’altro, favorisce la libera improvvisazione e sorprende con la modernità delle versioni proposte. Un concerto in cui si concentrano lirismo, tradizione jazzistica, sperimentazione, abitudine al dialogo e forza narrativa, ma il cui obiettivo principale resta sempre e comunque quello di mantenere la centralità delle melodie, intorno alle quali i due artisti aggiungono, però, ciascuno, la propria personalità e la propria creatività.

 

Un’altra opportunità, quindi, per farsi trasportare dalla magia della musica di qualità e per godere di quei meravigliosi momenti che solo il vero talento sa regalare.

23/11/2017





        
  



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